Attentati, furti e incendi: la politica dia risposte efficaci

È quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Buccoliero, alla luce degli ultimi episodi criminosi consumatisi nel Salento. L’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alla mafia a Bari? “Spero non resti una notizia”

“La forte recessione economica rappresenta una ghiotta occasione per la criminalità, che può trovare terreno fertile laddove regnano incertezza lavorativa, difficoltà economica ed esasperazione. Un esempio concreto è dato dall’aumento di quei reati, dai furti alle rapine agli attentati incendiari, che oltre a determinare un danno economico – sociale, contribuiscono anche a rafforzare un clima di paura e di incertezza” afferma Antonio Buccoliero, presidente di “Moderati e Popolari”. “Esiste una difficoltà oggettiva sulla quale la politica deve seriamente interrogarsi, senza inutili polemiche, che hanno come obiettivo quello solo di distogliere l’attenzione dai problemi reali ed urgenti. I cittadini chiedono una sicurezza a 360°, che può essere raggiunta solo con l’impegno concreto di tutti, politica in primis. Questa escalation di attentati incendiari e furti non solo crea viva preoccupazione, ma ostacola la ripresa economico – commerciale. Una ragione sufficiente – prosegue Buccoliero – per rispondere con interventi mirati e programmati nel medio e lungo termine ad una difficoltà economica diffusa, che può rappresentare terreno fertile per la criminalità organizzata. Occorrono fatti concreti. La possibilità, ad esempio, che Bari accolga l’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alla mafia, rappresenta sicuramente una bella notizia, ma rischia di rimanere tale, se a questa scelta non si fanno seguire azioni tese a ridare respiro al comparto economico e produttivo dell’intero territorio”. A tal proposito, fu il Ministro Maroni ad affermare, durante una riunione, nella prefettura barese, del coordinamento delle forze di polizia locali Molto presto anche Bari sarà dotata dell’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’individuazione dovrebbe essere definita entro l’estate “nel giro di due tre mesi al massimo”, garantì a maggio 2010 il Ministro. Dopo Napoli e Palermo toccherà (o dovrebbe toccare) a Bari. Nel Salento, inoltre “giacciono sul tavolo della concertazione vertenze estremamente urgenti, che si stanno giocando sulla pelle di migliaia di famiglie. Non possiamo meravigliarci, poi, se questo clima porti la criminalità ad alzare il tiro, contando su una manovalanza facilmente reperibile. Per questa ragione – conclude Buccoliero – senza creare un inutile allarmismo, ma prendendo finalmente coscienza della gravità della situazione, è necessario che la politica, a tutti i livelli, compia uno scatto di orgoglio e di responsabilità, occupandosi di quelle istanze, a cui urge dare nell’immediato presente delle risposte efficaci”.

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