Con spazzolini e gel per la pietra leccese, gli esperti hanno mostrato ai volontari come eliminare la vernice rossa di alcune scritte
Ieri pomeriggio, alle 16.30, si sono dati appuntamento presso l’ex Convitto Palmieri di Lecce, la vice presidente e assessore alla cultura della Provincia di Lecce Simona Manca, l’assessore al turismo del Comune di Lecce, Massimo Alfarano, i tecnici esperti della Sovrintendenza ai Beni artistici storici etno antropologici della Puglia e del Museo Provinciale “Castromediano” di Lecce e, soprattutto, gli studenti dell’Istituto Tecnico “Deledda” ed i ragazzi di “Repubblica Salentina” e “GPace”, studenti dell’Istituto “Costa”.

Motivo dell’incontro: apprendere dagli esperti, direttamente sul campo le tecniche da utilizzare per ripulire i graffiti e gli imbrattamenti che ci sono sulle facciate dell’antico palazzo.

Armati di spazzolini e di gel pulente specifico per la pietra leccese, il materiale tipico con cui è appunto realizzato l’edificio, gli esperti hanno mostrato ai ragazzi come eliminare la vernice rossa di alcune scritte. E’ stato fissato invece per mercoledì prossimo l’appuntamento per la vera e propria opera di pulizia e di rimozione di tutti gli imbrattamenti. 16 ottobre 2010 – Muri imbrattati al Convitto Palmieri: inizia la ripulitura “Chiudere CasaPound”, “Antifascismo hooligans”, “Zero frontiere, sì immigrazione” sono solo alcune delle scritte presenti sui muri del Convitto Palmieri a Lecce. Per venerdì prossimo, la vice presidente della Provincia di Lecce, Simona Manca, ha fissato la ripulitura. Ci vorrà una settimana di tempo per consentire l’organizzazione del cantiere e l’acquisizione dei materiali adatti. Una restauratrice della Sovrintendenza ai Beni artistici storici etno antropologici della Puglia e una restauratrice del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” guideranno i giovani che si sono offerti nelle operazioni di rimozione delle scritte apposte sui muri in piazzetta Carducci a Lecce. La ripulitura avverrà rigorosamente con i solventi adeguati, messi a disposizione dalla Sovrintendenza (guidata da Fabrizio Vona) e dal Laboratorio di restauro del Museo provinciale. “Siamo entusiasti dell’adesione da parte dei ragazzi che frequentano la Biblioteca provinciale e la zona del Convitto Palmieri e che hanno risposto al mio invito e, in maniera propositiva e costruttiva, si sono offerti di collaborare alla rimozione delle scritte apposte sui muri del monumento” ha detto la Manca. “A loro si sono aggiunti, tramite il dirigente scolastico Vincenzo Nicolì, e li ringrazio, gli studenti dell’Istituto tecnico 'Grazie Deledda' di Lecce, nella convinzione che sia necessaria una maggiore sensibilizzazione, oltre che una più efficace repressione di tali fenomeni”, si legge nella nota inviatami. Ma spero che il mio appello nei prossimi giorni si moltiplichi. Per questo rivolgo l’invito a tutti coloro che ci vorranno affiancare in questa manifestazione di civiltà e di amore per l’arte e la cultura, perché assuma sempre più il significato di rispetto per un bene storico-artistico che offre spazi, strumenti, opportunità a chi lo frequenta per studio e per svago e che è patrimonio della collettività” conclude Simona Manca. Intanto è scaduto il 15 ottobre il bando di gare per appaltare i lavori di recupero. Importo complessivo dell’intervento è di due milioni e 800mila euro. Gli interventi Completamento della ristrutturazione del corpo di fabbrica ottocentesco, in particolare del piano terra dell’ex Istituto Scarambone, del cortile interno e degli spazi esterni cioè piazzetta Carducci e il porticato. In particolare: – recupero degli ambienti al piano terra, – restauro del chiostro, – bonifica e il recupero delle cantine sottostanti il chiostro, – ricomposizione del sagrato, – eliminazione delle barriere architettoniche Infine: nuovi impianti, arredi, e installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti.
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