Salento Energia: emergenza cassa integrazione

Pd in Provincia: 67 addetti al controllo degli impianti termici vivono nella precarietà. Per loro un rapporto di lavoro da gennaio 2011

Il gruppo consiliare del Partito Democratico in Provincia, interviene con un comunicato (a firma di Cosimo Durante, Alfonso Rampino, Gabriele Caputo Roberto Schiavone e Loredana Capone) in merito alla questione di 67 addetti al controllo degli impianti termici che, da un anno, sono in cassa integrazione. “La nota inviata dal Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, alle organizzazioni sindacali, avente a oggetto: rilancio della Società 'Salento Energia' s.r.l. in liquidazione' – si legge nella nota – dimostra innanzitutto la confusione che regna in seno alla maggioranza di centrodestra che governa Palazzo dei Celestini. L'invito del Pd è “a mettersi d'accordo” nell'interesse dei lavoratori. “Prima – affermano i consiglieri provinciali – un componente dell’Esecutivo provinciale (Ass. Silvano Macculi) assicura i 67 lavoratori (ormai da un anno in cassa integrazione) che il servizio di controllo degli impianti termici sarebbe stato gestito dal 'pubblico'”. In un secondo momento, il Presidente della Provincia, “smentendo lo stesso Assessore, decide insieme alla Giunta di far pubblicare un bando di gara per l’affidamento a 'privati' del servizio in questione. La procedura, come noto, è andata deserta”. Ma la soluzione “privata” non sarebbe gradita ai lavoratori. Ora, però, con la suddetta convocazione, viene 'riesumata' la 'Salento Energia', da sempre osteggiata dalla attuale maggioranza come uno dei fallimenti della passata Amministrazione guidata da Giovanni Pellegrino. Il risultato è che, purtroppo, 67 persone vivono nella precarietà, non conoscendo ancora, a distanza di un anno, il loro futuro occupazionale. Situazione precaria che continuerà perché nella comunicazione inviata alle organizzazioni sindacali di incontrarsi lunedì 25 ottobre, viene proposto un rapporto di lavoro da applicare, a decorrere da gennaio 2011, nella misura di 25 ore settimanali per addetto”. Il gruppo Pd biasima tale proposta, definendola “mortificante” per i lavoratori e per le proprie famiglie “costrette a vivere, se così fosse, con circa 600,00 al mese e per di più giunta con un anno di ritardo”. A meno che, spiega la nota “il cambio di rotta non nasconda altre alchimie politiche, considerato che argomento della discussione di lunedì sarà anche la nomina di un Amministratore Unico della resuscitata 'Salento Energia' e quindi la possibilità di accontentare qualche esponente della maggioranza di centrodestra da tempo scalpitante. Il gruppo Pd invita il presidente Antonio Gabellone ad adoperarsi per superare la precarietà dei suddetti lavoratori, impegnandosi a far instaurare con loro un rapporto di lavoro serio e duraturo, degno di un’amministrazione pubblica capace di risolvere i problemi della comunità”. Articoli correlati Consiglio Provinciale: i lavori della seduta (nell'assise del 2 ottobre 2010 la senatrice Poli Bortone solleva il caso. Di seguito la risposta del presidente Gabellone) Salento Energia. “Non era il momento” (22 gennaio 2010) Salento Energia, rimonta la protesta dei lavoratori (21 gennaio 2010) Salento Energia, sit in dei lavoratori (15 gennaio 2010) Salento Energia: stabili 65 ex lsu (9 luglio 2008) 19 ottobre 2010 – Emergenza lavoro per i dipendenti di Serfin ed Energia Salento Viva preoccupazione per il destino lavoratori dei lavoratori della Serfin e di Salento Energia in servizio negli Uffici della Provincia di Lecce è stata espressa dal consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, in una lettera consegnata personalmente, nella mattinata di oggi, al Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone. “Di recente – ha dichiarato Buccoliero – ho avuto segnalazione, da parte di alcuni lavoratori, della difficile e precaria situazione in cui versano tanto i lavoratori della Serfin quanto quelli di Salento Energia, che sarebbero a rischio di licenziamento. Non conoscendo nello specifico la situazione e, soprattutto, la ragione per la quale questi lavoratori, alcuni dei quali, da oltre dieci anni, lavorano con serietà e impegno all’interno degli uffici provinciali, siano oggi a rischio licenziamento, ho scritto e consegnato di persona una lettera al presidente Gabellone per avere dettagli ulteriori sul destino dei lavoratori della Serfin e di Salento Energia. Riconoscendo non solo il ruolo istituzionale, ma anche l’attenzione che, da sempre, il presidente Gabellone rivolge alle tematiche sociali del nostro territorio, sono certo che la risposta non tarderà ad arrivare. Mi rendo conto, del resto, delle difficoltà legate al contenimento della spesa pubblica, che le amministrazioni locali sono costrette ad affrontare, ma è importante anche che, in quel necessario percorso di razionalizzazione della spesa, non vengano tralasciati i bisogni e le preoccupazioni di chi, in molti casi, è chiamato a mantenere un’intera famiglia con poco più di 800 euro al mese. In questi casi è necessario unire gli intenti e raddoppiare gli sforzi per cercare di andare incontro alle necessità delle famiglie del nostro territorio, cercando di garantire un livello occupazionale già estremamente compromesso. Per quanto mi riguarda – conclude Buccoliero – ho ribadito al presidente della Provincia di Lecce la piena disponibilità ad affrontare insieme quelle problematiche legate alla crescita e al futuro del nostro Salento, per offrire delle risposte non solo chiare, ma soprattutto positive”.

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