Lecce. Iniziativa della Casa delle Donne, questo pomeriggio. Per dire no al “femminicidio”, alla violenza e agli abusi
Sarah Scazzi, 15 anni, massacrata dallo zio. Teresa Bonocore uccisa dalla camorra per aver denunciato lo stupratore della figlia. Begm Shnea, madre massacrata per aver difeso la libertà della figlia. Sono solo le ultime tre di una serie infinita di donne messe a morte o ridotte in fin di vita nel nostro paese. Solo quest’anno, centoquattordici. Le cifre statistiche dicono che una donna ogni tre giorni muore per mano di un uomo. In molti casi per mano del marito o del convivente che diceva di amarla. In altri casi per mano di un uomo che la donna conosceva e di cui si fidava. Sono migliaia le donne che ogni anno denunciano aggressioni, stupri, molestie e maltrattamenti per mano maschile. Ma per ogni stupro o aggressione denunciati, per ogni omicidio scoperto, quante violenze rimangono coperte dal silenzio? La cronaca quotidiana dell’orrore ci racconta questa guerra contro le donne che si fa ogni giorno più cruenta e che, al di là di latitudini o appartenenze sociali e culturali, ha una matrice comune nel mancato rispetto della libertà delle donne, che ha inizio nell’inviolabilità del loro corpo. L’abbiamo chiamato femminicidio. Femminicidio è la morte violenta di donne in seguito a maltrattamenti, aggressioni e stupri per mano di uomini: uno specifico reato ed un crimine contro l'umanità, per il quale chiediamo l’appropriato riconoscimento giuridico, perché solo sottraendolo all’indistinto lo si può percepire nella sua valenza reale e si può cominciare a costruire una nuova convivenza fra uomini e donne basata sull'idea condivisa della libertà femminile. Oggi la Casa delle Donne di Lecce sarà segnata a lutto per ricordare Sarah e tutte le altre donne vittime di “femminicidio”, vittime di abusi e violenza maschile, perpetrata sui loro corpi e sulle loro menti, spesso nel silenzio delle mura domestiche. L'appuntamento è per oggi pomeriggio, giorno dei funerali di Sarah, alla Casa delle Donne di Lecce: ognuna porti una candela o un cero, accenda una piccola fiamma per dire No alla violenza contro le donne. L'appuntamento, per tutte le donne che sentono il bisogno di non arrendersi a queste mostruosità, è per oggi alle ore 17,30 alla Casa delle Donne in Viale dell'Università a Lecce.
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