Lido Marini. Aveva in casa novanta semi di canapa indiana pronti per essere interrati
A Lido Marini, i Carabinieri della Stazione di Presicce hanno arrestato per coltivazione di canapa indiana Roberto Scarcella, cameriere 30enne di Ugento, già gravato da precedenti di polizia. I militari, da ormai alcuni giorni, eseguivano dei servizi di osservazione per verificare chi si prendeva cura di una pianta di canapa indiana alta circa due metri che cresceva rigogliosa in un’area demaniale vicina al mare. Nella serata di ieri un uomo, identificato in Scarcella, è arrivato a bordo della sua bicicletta e, dopo essersi fermato e guardato attorno con circospezione, ha nascosto la bici fra la vegetazione. Poi, prese dallo zaino tre bottiglie di plastica colme d’acqua, si è diretto verso la pianta per innaffiarla. Mentre era intento nella cura dell'arbusto, è stato raggiunto, bloccato e perquisito dai Carabinieri che, in tasca, gli hanno trovato un involucro di cellophane contenente infiorescenze di canapa indiana mentre nello zaino aveva un coltello da cucina utilizzato per recidere le foglie migliori. La perquisizione è stata quindi estesa all’abitazione dove, ben nascosti in un capanno adibito a deposito di attrezzi da giardinaggio, i militari hanno rinvenuto novanta semi di canapa indiana pronti per essere interrati e coltivati. All’interno della casa, invece, sono stati trovati altri due involucri di cellophane contenenti anche questi della canapa indiana. Accompagnato in caserma, Scarcella è stato dichiarato in arresto per coltivazione di sostanza stupefacente. Di quanto avvenuto è stata data notizia al Pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, Dr Capoccia, il quale ha disposto il trasferimento dell’arrestato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
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