Carreggiata stretta, viabilità a doppio senso, presenza di attività commerciali e scarsa osservanza delle norme del Codice della Strada
Nelle ore di punta, corso XX Settembre, una delle arterie principali della viabilità cittadina, diventa una sorta di percorso a ostacoli che rallenta il traffico. Carreggiata stretta, viabilità a doppio senso, presenza di numerose attività commerciali e la scarsa osservanza delle più elementari norme del Codice della Strada di molti automobilisti sono le cause principali del disagio. Inutile dire che a ogni inizio di anno scolastico, con il considerevole aumento del volume di traffico giornaliero, la situazione è ulteriormente peggiorata. Il caso di corso XX Settembre è stato affrontato nell’ultima convocazione del Consiglio Comunale, avvenuta martedì scorso, grazie a un’interrogazione del consigliere Massimo Del Genio (Insieme per Casarano). “Se facciamo un giro, in particolare sul corso XX Settembre – ha affermato il rappresentante della maggioranza – ci accorgiamo di quanto i cittadini casaranesi non osservino le più elementari norme del codice della strada. Percorrendo il corso siamo costretti a bloccarci ogni 20 metri, perchè qualcuno decide di fermarsi dove vuole, non curante del disagio che crea; come se bastassero solo le quattro frecce per risolvere il problema. Potrebbero servire, invece, quattro passi a piedi per snellire sia noi che il traffico. Sul nostro corso – ha continuato Del Genio – ogni giorno vanno in scena spettacoli imbarazzanti, macchine parcheggiate come capita che creano non pochi problemi alla circolazione ed, infatti, il traffico, in certi momenti della giornata, è veramente caotico ed isterico e queste situazioni si verificano in molte zone della città”. Del Genio ha segnalato anche l’episodio (“un caso non isolato”) di un ragazzo che con il suo motorino “andava senza casco, impennava tranquillamente e spavaldamente ed essendo tra le altre anche privo di marmitta, faceva un rumore assordante. Questo succedeva nella centralissima piazza San Domenico, non oso immaginare cosa può succedere in una zona periferica. Per queste situazioni – ha concluso il consigliere – ci deve essere più controllo”.
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