Combattimenti & Battaglie musicali

Concerto con letture dal “Combattimento Spirituale” di Lorenzo Scupoli, il religioso teatino, scrittore di alcuni importanti testi di spiritualità

Sabato 28 agosto alle ore 21, nella Cattedrale di Otranto, si terrà un suggestivo concerto spirituale con musiche “di battaglia” di autori del XVI e XVII secolo, eseguite su strumenti antichi dall’”Ensemble Pro Musica Antiqua” di Savona (Alberto Rossi cornetto e flauto dritto, Lucio Testi bombarda, Roberta Pregliasco trombone, Gaetano Conte dulciana, Massimo Carrano percussioni, Silvia De Palma voce recitante)e con letture dal celebre “Combattimento Spirituale” di Lorenzo Scupoli, il religioso Teatino nato ad Otranto intorno al 1530 e morto a Napoli il 28 novembre 1610, scrittore di alcuni importanti e famosi testi di spiritualità. Parteciperà all’evento anche il gruppo cittadino “I Tamburellisti di Otranto” che da alcuni anni con le sue iniziative coinvolge in attività culturali ragazzi di diverse età, svolgendo un importante ruolo socio-educativo nella comunità. Il concerto fa parte delle attività realizzate per il IV Centenario della morte di Scupoli, già avviate nella Cattedrale di Otranto lo scorso 28 novembre e che proseguono in diverse città d’Italia fino a tutto dicembre 2010. Le iniziative sono organizzate dall’Ordine dei Chierici Regolari Teatini in collaborazione con il Comune di Otranto e con numerose ed importanti Istituzioni: incontri, letture, concerti, eventi liturgici, un convegno di studi interdisciplinari, occasioni e voci diverse chiamate a riscoprire e a conoscere uno scrittore sui generis, che con le sue opere ha illuminato la sua epoca e la spiritualità moderna, pur rimanendo sempre nell’ombra. Il Combattimento Spirituale è, sorprendentemente, uno dei più grandi successi editoriali di tutti i tempi, con più di seicento edizioni e traduzioni in tutte le lingue: fra i molti ammiratori che ricevettero una profonda influenza dagli scritti di Scupoli vi sono grandi personalità come san Francesco di Sales, Mary Ward, san Paolo della Croce. Dei primi quarant’anni di Francesco Scupoli, nato ad Otranto intorno all’anno 1530, non si hanno notizie: è certo che il 4 giugno 1569, “dopo numerose richieste”, entra come postulante nella Casa religiosa di San Paolo Maggiore in Napoli – sede del nuovo e rigoroso Ordine dei Chierici Regolari, detti Teatini, fondato nel 1524 da san Gaetano Thiene – dove inizia il noviziato sotto la guida spirituale del grande maestro e santo Teatino, Andrea Avellino. La ‘nuova nascita’ dello Scupoli è dunque nel giorno della Professione di fede avvenuta il 25 gennaio del 1571, giorno in cui “si spoglia dell’uomo vecchio e si riveste del nuovo” e muta il suo nome in Lorenzo: Laurentius Hydruntinus fu poi “quasi sigillo di autenticità che non lasciò mai, né in vita, né dopo morte”. Un lungo e avventuroso percorso lo vede nelle Case teatine di Piacenza, Milano, Genova, Venezia, Padova, Roma: è valido collaboratore dell’opera riformatrice avviata da san Carlo Borromeo e si prodiga nella cura dei confratelli, dei malati e degli appestati. A Venezia nel 1589 compare anonima la prima edizione a stampa del Combattimento Spirituale sua più celebre opera che, tradotta in molte lingue fra cui anche il russo, l’arabo, il cinese e il giapponese, con oltre seicento edizioni è, insieme agli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio, capolavoro della letteratura spirituale della storia moderna d’Occidente. Nell’ottica del ‘combattimento spirituale’, la metafora della battaglia del soldato della Controriforma trova una mutazione esemplare e potente: questo nuovo soldato, riprendendo antichi elementi a vantaggio di nuovi significati, rivolge la spada verso il suo interno; nell’esercizio riscatta, in una rinnovata unità dell’homo universalis, la pienezza dell’humanitas e la grazia dell’humilitas. Nel 1599 Scupoli ritorna nella Casa di Napoli dove trascorre i suoi ultimi anni insieme con sant’Andrea Avellino e i celebrati confratelli, il musicista Pietro Paolo (Scipione) Stella e l’architetto Francesco Grimaldi, le cui vicende esistenziali, spirituali e culturali si intrecciano in un perfetto gioco polifonico con le tante ‘storie’ dei personaggi principali della cultura napoletana di quegli anni: Carlo Gesualdo principe di Venosa, Giovan Battista Manso, Giovan Battista Marino, Michelangelo Merisi da Caravaggio. Padre Bartolomeo Más CR, uno dei massimi studiosi viventi dell’Autore, scrive: “Dedicato completamente alla vita interiore, fu fortificata la sua umiltà e accesa, con più veemenza dal forte vento della tribolazione, la fiamma della carità. Già maestro esperto per la lotta e ora allenato in questa palestra, con la fiduciosa rassegnazione alla volontà divina, insegnò con l’esempio quello che diceva e che scriveva”. Ingresso libero e gratuito

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