Lo sbalzo di temperatura e un collasso cardiaco le probabili cause della morte
Due subacquei sono morti nelle acque del mare del Salento. Il primo incidente si è verificato in mattinata, in località Mare Verde, fra Alliste e Ugento. Michele Rella, sottufficiale trentenne dell’esercito, originario di Potenza, non è riemerso dopo essersi tuffato per recuperare una pinna persa nel corso di una precedente immersione. A provocare la morte di Rella potrebbe essere stato lo sbalzo di temperatura. L’uomo, infatti, aveva compiuto una prima immersione con la muta. Poi, accortosi di aver perso la pinna, si è spogliato e gettato nuovamente in acqua in cerca dell’accessorio. Dopo essersi immerso diverse volte, a un certo punto non è più risalito in superficie. È stata la fidanzata, di Casarano, a dare l’allarme quando non ha più visto il suo compagno riemergere. Il secondo incidente si verificato l’altro ieri sera, a Porto Badisco. A perdere la vita è stato un sessantasettenne di Carovigno, in provincia di Brindisi, da tempo residente a Torino, Salvatore Tateo. L’uomo era in acqua quando, a causa di un improvviso malore, è annegato. Tateo era un sub molto esperto e, l’altro ieri sera, si era immerso in compagnia di un amico. È sato proprio quest’ultimo a lanciare l’allarme quando ha visto Tateo che accusava un malore. Lo ha riportato in superficie e ha chiamato i soccorsi, ma per l’uomo non c’era più a da fare. A ucciderlo, forse, un collasso cardiaco.
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