Abitazioni affidate allo IACP: interpellanza di Buccoliero

Un'interpellanza di Buccoliero per avviare un percorso più virtuoso in tema di abitazioni affidate allo IACP

Un’interpellanza per recensire le unità abitative pugliesi affidate alla gestione dello IACP e per avviare dei nuovi percorsi virtuosi e più sociali, con un’attenzione particolare nei confronti delle categorie più deboli. È quella presentata dal consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero. Scrive Buccoliero: “Considerato che: • La particolare congiuntura economica vissuta dal Paese non risparmia la Regione Puglia; • Si rendono necessari provvedimenti urgenti ed improcrastinabili oltre che di contenimento della spesa pubblica anche di reperimento di importanti risorse per sostenere i livelli minimi di assistenza nei diversi settori della socialità; • L’azione amministrativa dell’Ente Regione Puglia deve essere caratterizzata dai requisiti dell’efficienza, efficacia ed economicità, ivi compresa la necessità di tendere al raggiungimento di obiettivi di bene comune; • La regione Puglia è proprietaria di un innumerevole patrimonio di abitazioni affidate alla gestione degli IACP provinciali per assicurare il fondamentale bene della casa ai senzatetto ed alle persone che si trovino in particolari condizioni di bisogno; • La regione Puglia può caratterizzarsi per la capacità di innovare nel settore della socialità a favore dei cittadini meno fortunati; • La regione Puglia spende annualmente copiose risorse per la manutenzione di tali immobili senza riuscire a soddisfare pienamente le attese degli inquilini; • Molti cantieri languono miseramente in attesa di essere completati e, nel frattempo, vengono depredati da chiunque ne abbia voglia; L’interpellante si rivolge al Presidente della Giunta Regionale ed all’assessore alla casa per conoscere: • A quanto ammontino le unità abitative della regione affidate alla gestione degli IACP; • Quanto è stato speso per le manutenzioni degli immobili in esame negli anni 2005/2010; • se non sia più conveniente per la pubblica amministrazione attivare percorsi virtuosi e più sociali assicurando la vendita a favore degli aventi diritto a prezzo politico, con rata di mutuo garantita dalla Regione, prossima all’ammontare del canone oggi versato (raggiungendo un triplice risultato: quello della casa di proprietà per gli indigenti, recupero di importanti risorse da destinare alla costruzione di nuovi alloggi per le giovani coppie, risparmio delle risorse impegnate per la manutenzione che, di fatto, risultano essere comparate ad una beneficenza per le solite imprese aggiudicatrici degli appalti di manutenzione); come intenda procedere nel settore della casa per assicurare una maggiore vicinanza alle categorie deboli”.

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