Poli Bortone: ridurre il numero degli assessori nelle giunte comunali

La finanziaria approvata in prima lettura dal Senato ribadisce la riduzione del numero di assessori e di consiglieri comunali

Adriana Poli Bortone ha presentato un'interrogazione parlamentare ai Ministri dell'Interno e dell'Economia e delle Finanze nella quale pone la questione delle giunte comunali e del numero dei componenti. La senatrice chiede di sapere se, “nel solco della riduzione dei costi della politica, il Governo non intenda adottare una circolare interpretativa al fine di fornire una corretta e puntuale interpretazione delle disposizioni sotto citate, precisando tempestivamente e in modo univoco l'obbligo, per quegli enti i cui organi esecutivi si trovino attualmente composti da un numero di membri inferiore a quello previsto dai rispettivi statuti, di non aumentare il numero dei componenti dei rispettivi organi esecutivi oltre le previsioni quantitative stabilite dalle richiamate disposizioni”. Le disposizioni a cui Poli Bortone fa riferimento, come premesse alla propria interrogazione sono: 1) l'articolo 2, comma 184, della legge n. 191 del 2009 (legge finanziaria per il 2010) ha previsto la riduzione del 20 per cento del numero dei consiglieri comunali e la medesima legge, all'articolo 2, comma 185, oggetto di modifiche da parte dell'articolo 1, comma 1-bis, del decreto-legge n. 2 del 2010 recante «Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni», convertito, con modificazioni dalla legge 26 marzo 2010, n. 42, ha disposto altresì la riduzione del numero di componenti delle giunte provinciali e comunali prevedendo che il numero massimo di componenti di queste ultime sia pari ad un quarto, con arrotondamento all'unità superiore, del numero dei consiglieri comunali e provinciali; tale disposizione si applica a tutti gli enti locali, a prescindere dall'adozione delle norme statutarie, e trova applicazione a decorrere dal 2010 ai singoli enti man mano che gli stessi procedono al rinnovo dei consigli; 2) le disposizioni in identiche materie, contenute in tanti e diversi provvedimenti recentemente approvati dal legislatore – legge finanziaria per il 2010, decreto-legge n. 2 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 42 del 2010, disegno di legge in materia di individuazione delle funzioni fondamentali degli enti locali in itinere (Atto Senato n. 2259) – necessitano di una puntuale interpretazione riguardo all'applicazione delle norme relative al rapporto sussistente tra il numero dei consiglieri e quello degli assessori comunali; 3) la manovra finanziaria recentemente approvata in prima lettura dal Senato ribadisce interventi volti alla riduzione delle spese anche attraverso la riduzione del numero degli assessori e dei consiglieri comunali; Se per la riduzione dei consiglieri occorrerà attendere il rinnovo dei consigli comunali, per il numero degli assessori può essere invocata l'applicazione della citata disposizione, soprattutto in presenza di giunte ad oggi numericamente inferiori al numero massimo previsto dagli statuti comunali e la riduzione ex nunc del numero degli assessori fotograferebbe, semplicemente, la situazione attuale senza, quindi, produrre danno ad alcuno.

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