Hanno sfilato ieri sera, a Lecce, associazioni e cittadini, per ricordare il magistrato palermitano ucciso 18 anni fa e per dire no alle ecomafie
Si è ricordato ieri in tutta Italia, il diciottesimo anniversario della strage di via D'Amelio, a Palermo, nella quale furono uccisi il giudice antimafia Paolo Borsellino e gli uomini e le donne della sua scorta.
A Lecce, con inizio alle 19.30, partenza da Porta Napoli e arrivo in Prefettura, si è svolto un corteo di associazioni e semplici cittadini per commemorare il sacrificio del magistrato e di tutti coloro che hanno combattuto la mafia e i mafiosi.
La manifestazione è stata infatti un'occasione per lanciare un messaggio di lotta contro tutte le mafie e per ribadire che la memoria di Borsellino e Falcone si onora seguendone l'esempio.
Il simbolo della manifestazione è stato un’agenda rossa, come quella che fu trafugata il 19 luglio 1992 dalla borsa di cuoio di Paolo Borsellino, pochi minuti dopo l'attentato mafioso in cui perse la vita, e che non è stata mai recuperata.
In quel diario erano contenuti appunti sugli incontri ed i colloqui che Borsellino ebbe con collaboratori di giustizia e con rappresentanti delle Istituzioni.
Ciascuno di noi nel Salento ed in tutta la Puglia può riscrivere l'agenda rossa del nostro territorio facendo cadere il muro dell'omertà e denunciando il malaffare eco-mafioso, e salvare la nostra terra e noi tutti con lei.