Otranto, testimone di una cultura di pace

La cittadina diventa patrimonio culturale mondiale dell’Unesco. La soddisfazione del sindaco Luciano Cariddi

Esprime viva soddisfazione il sindaco di Otranto Luciano Cariddi per questo ulteriore prestigiosissimo riconoscimento alla città, “indice di un’attività e di un percorso intrapresi dalla comunità otrantina per tendere verso politiche che guardino con più attenzione alla nostra storia, alla nostra cultura e ai luoghi”. “Il borgo antico di Otranto, 'testimone di una cultura di pace', come si legge sulla ratifica ufficiale dell’Unesco, è simbolo di accoglienza e messaggero di speranza e di valori positivi. Luogo che ricorda a quanti hanno la fortuna di “viverlo” una storia passata ma ancora attualissima, impressa nei suoi monumenti, nella sua architettura, sul suo antico basolato. Una storia fatta di incroci di popoli e culture differenti, di incontri di destini che si sono intrecciati in quest’area del Mediterraneo in cui la nostra Città gioca un ruolo di protagonista da sempre. L’impegno sin qui profuso viene evidentemente premiato. Siamo consapevoli che il lavoro da fare è ancora tanto, ma siamo fiduciosi sulla programmazione intrapresa e ci auguriamo che riconoscimenti come questo dell’Unesco e le Cinque Vele del Touring Club e di Legambiente possano fungere da stimolo a fare sempre meglio. Crediamo fermamente che la Città stia crescendo nella giusta direzione dopo qualche anno di disattenzione verso questo tipo di tematiche. Ovviamente per noi sono importanti i traguardi che ci stimolano a fare meglio e speriamo che possano servire a renderci tutti più conasapevoli che Otranto rappresenta uno scrigno prezioso che va tutelato. E’ necessario che lo sviluppo sia coniugato nei termini della sostenibilità perché solo in questo modo si può garantire una crescita del territorio adeguata ed equilibrata. “In questo momento mi sento, però, anche in dovere di ringraziare tutti quanti collaborano quotidianamente con la nostra Amministrazione, ed in particolare modo, per ciò che concerne questo riconoscimento, gli amici della locale sezione del Club Unesco, e per tutti il presidente Enrico Risolo, i quali hanno lavorato instancabilmente a fianco a noi amministratori”.

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