Dopo giorni di lungaggi burocratiche, è stato concesso il visto per il soggiorno in Italia alla moglie di Bakayoko Doudou Sall
Tramite un nuovo comunicato, l’On. Teresa Bellanova dopo aver portato all’attenzione del Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, attraverso una lettera e un’interrogazione, il drammatico caso di un uomo in fin di vita al quale era stato negato il conforto dei suoi familiari, annuncia con soddisfazione che finalmente è stato concesso il visto per il soggiorno in Italia alla moglie di Bakayoko Doudou Sall. 8 luglio 2010 – Burocrazia e immigrazione: la storia di Doudou La vicenda di Bakayoko Doudou Sall, cittadino senegalese di Dakar, residente a Lecce dove lavora da ben dieci anni con permesso di soggiorno, diventa ogni giorno più grave. Per lui, ricoverato al Vito Fazzi dal 7 giugno scorso, si prospetta infatti un imminente pericolo di vita come testimoniato dal certificato rilasciato dalla U.O. di “Anestesia e Rianimazione” dell’ospedale leccese. Lo scrive l’on. Teresa Bellanova del Pd in una lettera indirizzata al Ministro Frattini che, sulla vicenda, ha presentato anche un’interrogazione parlamentare al Ministro degli Esteri in cui ricostruisce la storia di Doudou. E’ necessario che questo cittadino possa ricongiungersi con la famiglia, moglie e figlia che sono tutt’ora in Senegal, ma grovigli burocratici glielo stanno impedendo. Come scrive la parlamentare salentina nel comunicato, il suo datore di lavoro, Sergio Valentini, ha inviato presso l’Ambasciata Italiana a Dakar tutto il carteggio necessario affinché si possa dare avvio all’iter necessario per il ricongiungimento familiare, ma a distanza di un mese, non si è ancora giunti alla risoluzione del caso. Di fronte a queste difficoltà, Bellanova ha sollecitato l’intervento del Ministro Frattini chiedendo di prendere in considerazione “la condizione disperata in cui versa il cittadino senegalese al fine di poter districare quella fitta selva burocratica che impedisce ai familiari più stretti, come la moglie e la figlia, di poter abbracciare il proprio caro e di consentire alla stessa di poter assumere ogni decisione utile inerente la vita del marito”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding