Case abusive: le ruspe della procura

Già rasi al suolo 80 immobili. I proprietari preferiscono le autodemolizioni. Ennio Cillo prevede che a breve taglierà il traguardo delle 100 demolizioni

La Procura continua la sua guerra contro le case costruite senza permesso. Ammonta già ad 80 la somma degli immobili demoliti per abusivismo edilizio. Sono gli stessi proprietari degli edifici abusivi a preferire l’autodemolizione delle loro proprietà, piuttosto che attendere le ruspe della Procura. Nell’ultima settimana se ne sono contate quattro. Come ad esempio, quella di due giorni fa a Gallipoli, dove è stata abbattuta una proprietà di 150 metri quadri; la condanna per abusivismo edilizio, che preveda l’abbattimento dell’immobile, era stata confermata ad aprile e il proprietario ha preferito affidare l’incarico di demolizione ad una ditta di fiducia. Le altre costruzioni sono state ridotte in macerie a Castrignano del Capo, Sant’Isidoro e Ruggiano. “Per un certo periodo – spiega Ennio Cillo, che coordina il progetto per dare esecuzione alle sentenze di demolizione che sono definitive – poiché si era diffusa la voce che vi sarebbe stato un condono, le autodemolizioni avevano subito un rallentamento. Adesso invece sono riprese”. Sicuramente, a breve il numero delle costruzioni abusive potrebbero salire a cento, visto che sono altri decreti sono già pronti o in fase di notifica.

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