Serravezza: Pd “pilatesco” sulle biomasse

Il presidente provinciale della Lilt risponde al segretario provinciale del Pd Salvatore Capone sulle centrali a biomasse

La “pilatesca” posizione del Partito democratico sulle biomasse severamente stigmatizzata dal noto oncologo

Giuseppe Serravezza, presidente della sezione provinciale di Lilt, continua la sua battaglia contro le centrali a biomasse previste sul territorio salentino. È infatti arrivata oggi la sua severa risposta alla nota del segretario provinciale del Pd Salvatore Capone, pubblicato ieri dalla stampa, in merito alla questione. Dopo aver detto di essere d’accordo all’idea della “filiera corta”, Capone ha aggiunto: “Se dovranno essere autorizzati impianti di dimensioni superiori, è opinione del Pd, pur nel rispetto delle autonomie decisionali degli organismi territoriali ed in osservanza delle normative regionali e nazionali esistenti in materia che, al contrario di quanto pare emergere periodicamente, già offrono delle efficaci forme di analisi e di giudizio sulle progettualità presentate, tali impianti debbano essere collocati solo all’interno delle aree industriali”. Serravezza, nella sua risposta, considera che tale dichiarazione “sconfessi del tutto la filosofia della filiera corta e finisca invece per legittimare tutte le iniziative imprenditoriali in corso su Lecce, Casarano, Cavallino, ecc. In questo modo, si potrebbe legittimare qualunque pericolosa iniziativa imprenditoriale, volta esclusivamente al profitto personale, semplicemente con lo strumento dell’allargamento dell’area industriale.” Ha poi ricordato che collocare le centrali in zone periferiche non è certo un modo per preservare le emissioni dannose per la salute del paese interessato e di quelli limitrofi. E ha sottolineato che “quanto affermato dal dott. Capone è in linea con le eclatanti contraddizioni che il suo partito ha sin qui manifestato a proposito della questione biomasse e rinnovabili in genere. Contraddizioni che forse, a nostro parere, hanno origine nel fatto che, nel recente passato, nel suo partito, più che in altri, hanno agito molti imprenditori del settore, condizionando non poco l’autonomia giurisdizionale delle istituzioni”. Nella parte conclusiva della lettera chiede al Pd maggiore coraggio, trasparenza ed indipendenza e riporta, infine,una frase scritta nei giorni scorsi da Marianna Burlando, psiconcologa, che è intervenuta nel dibattito osservando: “Il paese dei balocchi c’era una volta e ora non c’è più : il gatto e la volpe debbono rompere il loro sodalizio e lasciare il paese dei balocchi, perché Pinocchio ed i suoi amici a scuola ci sono andati ed hanno imparato a pensare con la loro testa e, anche, ad usarla”.

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