Confermata in Appello la sentenza nei confronti dell'ex presidente regionale del gruppo Fratres. L'uomo avrebbe sottratto dalle casse dell'ente una cifra di circa 168mila euro
E’ stata confermata la sentenza di condanna per Maurizio Di Bari, 49 anni, di Muro Leccese, ex presidente del consiglio regionale della Fratres Puglia. L’uomo è accusato di appropriazione indebita. La sentenza è stata pronunciata dalla Corte d’Appello di Lecce. A Di Bari sono stati inflitti due anni di reclusione e 900 euro di multa. L’uomo si sarebbe appropriato di circa 168mila euro dal conto bancario dell’ente che si occupa di volontariato nella donazione del sangue. A dare avvio all’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Maria Cristina Rizzo, fu una denuncia sporta presso la Procura di Lecce da Vincenzo Manzo nel marzo del 2006. Manzo, neopresidente, era subentrato a Di Bari, dimissionario. Fu lui il primo ad accorgersi a denunciare gli ammanchi presenti in cassa. L’ex presidente fu condannato in primo grado nell’aprile del 2008. Nei giorni scorsi la Corte d’Appello di Lecce ha confermato la condanna, con richiesta di restituzione in favore dell’associazione di 180mila euro. I legali di Di Bari hanno annunciato il ricorso in Cassazione.