I membri della commissione di manutenzione hanno chiesto a Paolo Perrone, sindaco di Lecce di trovare una nuova sede alla Giustizia,meno precaria di quella attuale
Sembra allontanarsi sempre più la conclusione della questione “Via Brenta”. Ieri pomeriggio, nuovo colpo di scena: si è svolta una lunga riunione della commissione di manutenzione alla quale hanno partecipato il sindaco Paolo Perrone, il presidente della Corte d’Appello Mario Buffa, il presidente del Tribunale Alfredo Lamorgese, il presidente dell’ordine degli avvocati Luigi Rella ed il procuratore capo Cataldo Motta. Obiettivo della seduta, le vicende giudiziarie, le irregolarità urbanistiche e le problematiche legate ai due immobili. I membri della commissione chiedono al sindaco di Lecce di adoperarsi al fine di trovare una nuova sede, meno precaria di quello attuale. Tanti gli aspetti alla base di questa richiesta. In particolar modo l’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Imerio Tramis sulla presunta truffa e abusivismo edilizio legati ai due immobili. Inchiesta che ha portato nel marzo scorso alla notifica di 11 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Vi è poi il contenzioso in corso tra Comune e Selma, la società milanese proprietaria degli immobili. La richiesta del sindaco è di modificare l’attuale contratto di leasing in un contratto d'affitto, una modifica che andrebbe ad incidere sensibilmente sul canone, che diverrebbe decisamente inferiore, tenendo conto anche che le parti degli edifici interessate da abusi urbanistici verrebbero pagate come volumi tecnici e non come uffici. Una modifica che interesserebbe non solo il futuro ma anche il pregresso. Frema intenzione di Palazzo Carafa è recuperare le quote versate in eccesso alla Selma in virtù di quel contratto trasformato, in maniera tutt’altro che corretta, in leasing. La trattativa però, non si è, almeno per il momento, mai concretizzata, trascinandosi tra richieste ufficiali e risposte tardive e poco esaurienti. Ora è la stessa commissione di manutenzione, a firma del presidente della Corte d’Appello Mario Buffa e degli altri componenti, ossia dai massimi vertici della giustizia salentina, a chiedere formalmente il trasloco. Ora toccherà al sindaco Paolo Perrone dare mandato al fine di compiere le indagini di mercato utili a predisporre il bando con il quale l'amministrazione comunale di Lecce possa reperire immobili abbastanza capienti per trasferire gli uffici della giustizia civile del capoluogo salentino. A meno che, naturalmente, la società milanese non superi questa situazione di stallo fornendo le soluzioni richieste”. Nuovi scenari si aprono dunque sul futuro degli edifici di via Brenta. La svolta potrebbe arrivare proprio da Palazzo Carafa, a meno che non sia la Selma a compiere il primo passo. Gli edifici con le caratteristiche necessarie ad ospitare gli uffici giudiziari non sono molti ma ci sono. Bisognerà poi capire tempi e costi dell’operazione.
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