Sarà presentata oggi a Roma l’analisi del Ministero per lo Sviluppo economico che ha individuato nel Pit casaranese un positivo esempio di progetto di sviluppo locale
E’ tra i progetti di sviluppo locale analizzato per comprendere come le lezioni maturate nella programmazione 2000-2006 possano, ancora e fruttuosamente, “fare scuola”. E così oggi a Roma sarà illustrata l’esperienza del Pit9 di Casarano. L’analisi (si terrà oggi anche quella del Pit campano “Città di Napoli”) avrà luogo nel corso del convegno “Riflettere sul passato per decidere nel presente: dalle valutazioni ex post all’Europa 2020”, promosso da Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, ed Unione Europea, insieme a un ricco parterre di collaborazioni istituzionali, quale momento finale del lavoro di valutazione condotto su azioni realizzate nel periodo di programmazione 2000-2006. Come rileva Tito Bianchi, economista, Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici presso il Ministero dello Sviluppo Economico, “il Dipartimento per lo sviluppo ha selezionato il Pit9 perché è un progetto che ha saputo identificare una strategia di modernizzazione e riposizionamento del settore manifatturiero fortemente condivisa, e aderente alle necessità del territorio. Dalla valutazione dell’efficacia di questo intervento portato avanti con convinzione ed efficienza a livello locale, ci aspettiamo di estrarre lezioni di generale rilevanza sulle condizioni che favoriscono l’efficacia di interventi integrati, per il sostegno alla base produttiva”. Nel corso della ricerca condotta dal Dps è stata analizzata l’intera attività strutturale e infrastrutturale che il Pit9 ha promosso e attuato in questi anni nell’ottica di quel “riposizionamento del sistema manifatturiero” che era l’obiettivo finale del programma.
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