E' salentino il miglior vino premiato al Concorso mondiale di Bruxelles 2010
Il migliore rosato al mondo di quest’anno, scelto tra una selva di 6.964 vini provenienti da ogni continente, è salentino. Si tratta del “Metiusco 2009” (dal grecanico “io mi inebrio”) prodotto dall’azienda vinicola Cosimo Ninì Palamà di Cutrofiano che ha stuzzicato follemente i 300 giurati della XVII edizione del Concorso mondiale di Bruxelles 2010 tanto da meritarsi il primo posto e dunque la medaglia d’oro. La notizia è arrivata l’altro ieri con una lettera e non ha tardato a spargersi tra i conoscenti del signor Palamà, ormai affermato professionista del vino e già pluripremiato a livello internazionale, ricordiamo fra tutti il recente “Diploma di Gran Menzione” al concorso enologico Vinitaly di Verona 2010 (con i vini rosso, bianco, rosato e primitivo “AlbaRossa”) e l’uguale piazzamento raggiunto nel 2008. A Bruxelles, è bastato un sorso di Metiusco per colpire i palati dei giudici: “sapore fruttato, delicato” e un “corpo interessante da tutto pasto”. Il massimo per un rosato proveniente da grappoli uva Negroamaro ottenuto attraverso una fermentazione a temperatura controllata. Ninì ne parla e sono subito lacrime. “E’ stato il più importante riconoscimento della mia vita”, dice vistosamente commosso e continua ripercorrendo le tappe della propria esperienza: “ho ereditato da mio padre Michele Arcangelo Palamà (alla cui memoria è dedicato il vino d’Arcangelo) la passione e l’arte della vinificazione. Solo grazie a lui, io sono qui. Nel 1988, poi, ho preso in mano l’azienda modernizzando i processi di produzione del vino, con la meccanizzazione per la produzione su scala più vasta. È per gioco che nasce la prima linea di prodotto confezionato, e poco più tardi pensiamo a confezionare il cosiddetto formidabile “Metiusco”, che letteralmente significa “io mi ubriaco”, ma visti i tempi è meglio dire “mi inebrio”, sigillato con l’acronimo Igt (Indicazione geografica tipica)”. Risultato? Richieste da tutta Europa, perfino dall’America, 80% di prodotto esportato e solo il restante 20% venduto in Italia e nel Salento. Un vero e proprio gioiello di famiglia, insomma, che sta mobilitando l’associazione cittadina “Carpe diem”, intenzionata a celebrarlo a Cutrofiano a fine mese nell’ambito della rassegna “Percorso del gusto” alla presenza tra gli altri di Dario Stefano, assessore regionale alle risorse agroalimentari, Antonio Gabellone, presidente della Provincia, e Vittoria Cisonno presidente del Movimento turismo del vino.