Domenica 9 maggio parte la XVI edizione di Chiese Aperte, manifestazione che apre al pubblico chiese ed edifici sacri solitamente chiusi
Torna la manifestazione nazionale dell'Archeoclub d'Italia, Chiese Aperte, che quest'anno arriva alla sua XVI edizione. Da sedici anni infatti, la seconda domenica di maggio, l’associazione Archeoclub apre al pubblico edifici sacri ed altri beni culturali chiusi da tempo, in molti casi abbandonati all'incuria e al degrado nonostante il loro notevole valore storico-artistico ed architettonico. Quest'anno, 51 beni culturali salentini ubicati in 31 diversi comuni delle province di Lecce e Brindisi potranno essere visitati gratuitamente. Molti dei monumenti fatti visitare nelle edizioni precedenti sono stati preservati dal rischio di una totale distruzione grazie a progetti (pubblici o privati) di restauro e recupero. Ciò dimostra come l'opera di sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni, svolta dall’Archeoclub e da tanti volontari, abbia agevolato e stimolato la riscoperta delle antiche radici e delle valenze (religiose, artistiche) in cui essa ha trovato espressione del corso dei secoli. Obiettivo quindi, è anche quello di mettere in relazione tra di loro tutte quelle persone impegnate socialmente nell’opera di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio salentino. Negli ultimi quattro anni si è pertanto andati alla ricerca non di chiese da tenere aperte ma di persone che per qualsiasi motivo avessero a cuore un bene culturale e che fossero disponibili a comunicare ai visitatori attirati dalla manifestazione storie, leggende e problemi conservativi del monumento. Inoltre, grazie all’adesione della CIA – Confederazione Italiana Agricoltori di Lecce dell’associazione Turismo Verde di Lecce la manifestazione è funzionale anche alla diffusione e promozione della conoscenza di quanto la legge prevede: le convenzioni che le pubbliche amministrazioni possono stipulare con gli imprenditori agricoli con lo scopo di favorire lo svolgimento di attività volte alla sistemazione e alla manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura dell’assetto idrogeologico, alla promozione di prestazioni a favore della tutela delle vocazioni produttive di un determinato territorio nel quale sono collocati tali beni culturali. E quindi, anche quest’anno la manifestazione si configura come promozione dell’archeorete del salento, ovvero come promozione per fini di valorizzazione e fruizione turistica della miriade di beni culturali che caratterizzano il territorio salentino e che si prestano ad essere tappe di molteplici itinerari tematici per escursioni e visite guidate da fare da soli o in gruppo, a piedi, in bicicletta, a cavallo, in auto. Per maggiori informazioni: www.archeoclubportobadisco.it