Tagli ai consultari familiari, psicologi sul piede di guerra

Con la riorganizzazione della rete regionale viene abolita la sede di Tricase, mentre quelle di Casarano, Poggiardo e Campi Salentina vengono declassate a punti di accoglienza

Scatta la mobilitazione degli psicologi dei consultori familiari contro la recente delibera regionale (numero 735 del 15 marzo 2010) che ha operato una ridefinizione delle sedi consultoriali, abbattendone drasticamente il numero, che è passato dalle 134 sedi con 33 punti di accoglienza programmati dalle sei Asl pugliesi a 96 sedi e 63 punti di accoglienza. Nella Asl di Lecce, in particolare, viene abolita la sede di Tricase, mentre quelle di Casarano, Poggiardo e Campi Salentina vengono “declassate” a punti di accoglienza. “E' il caso di rilevare che si sta parlando di sedi storiche consultoriali – sottolineano gli psicologi dei consultori salentini – con attività ultratrentennale, che insistono su Comuni di decine di migliaia di abitanti, solo a considerare la popolazione residente”. Ma alla base della protesta ci sono diverse questioni. “Già un anno fa – ricordano – unitamente alle forze sindacali e al nostro Ordine professionale, mediante delegazione e con breve presidio presso la sede regionale, ritenemmo far presente, con specifico documento, all’Assessore Regionale, la nostra ferma opposizione ai contenuti della DG.R. 17 marzo 2009 n. 405, soprattutto nella parte in cui prevedeva un sostanziale ridimensionamento dell'impegno orario dei Dirigenti Psicologi giacché questo veniva a contraddire sostanzialmente quanto previsto dalla L.R. n. 30/77 e successiva L.R. n. 39/85, ovvero: 'lo psicologo in pianta stabile e a tempo pieno per ogni sede consultoriale'. L'Assessore Fiore, alla delegazione che gli aveva portato il documento in parola, ritenne verbalmente manifestare la sua rassicurazione che gli psicologi avrebbero avuto confermate le 38 ore per ogni sede consultoriale, quindi il tempo pieno. Tale rassicurazione si poneva in linea col dato essenziale per il quale già il Pal della ASL Lecce, in ragione di specifici indicatori sulle progettualità in atto e relativi carichi di lavoro, aveva formalmente confermato l'impegno di 38 ore settimanali per la figura di Psicologo, per ogni consultorio della nuova rete consultoriale che il Pal stesso ridisegnava. La D.G.R. n. 735 del 15 marzo 2010 di fatto contravviene alle garanzie che l’Assessore Fiore ci aveva fornito lo scorso anno, e fa venir meno anche la base sulla quale si fonda l’attività dei Consultori Familiari prevista dal Pal della ASL Lecce. Non è col macete che dimezza di netto l’orario degli psicologi per ogni sede consultoriale che si affronta il tema della riorganizzazione dei consultori”. “L’attività dei consultori familiari – proseguono – ha bisogno invece di una verifica della mole ingente di lavoro che i consultori svolgono a supporto di attività di tutela e promozione della salute nel territorio, in stratta collaborazione con gli Uffici dei Piani di Zona, Scuole, Tribunali, e con le famiglie soprattutto. Si è consapevoli della necessità di riqualificare l’attività dei consultori familiari, riscoprendone e valorizzandone ancor più la mission, a partire dagli obiettivi di tutela e promozione della salute sessuale e riproduttiva. Ma un tale obiettivo non può passare attraverso un abbattimento selvaggio dell’intera organizzazione attuale dei consultori, giacché pur con i limiti insiti, essi rappresentano oggi un punto di riferimento essenziale all’interno delle realtà territoriali della nostra Regione”. Sulla base di queste motivazioni, gli psicologi dei Consultori familiari della Asl di Lecce annunciano da oggi una attiva mobilitazione “per informare in maniera capillare istituzioni e cittadini sulla necessità di difendere i Servizi Consultoriali, che la delibera regionale intende invece gravemente depotenziare, a scapito delle fasce di popolazione più disagiate e bisognose a cui l’opera di questi servizi è maggiormente destinata” e inoltre ringraziano il direttore sanitario Franco Sanapo, “che ha inteso accogliere l’invito a prendere parte all’assemblea odierna, e che, nel corso del suo intervento, ha ritenuto far presente di aver già chiesto ed ottenuto una audizione specifica presso l’Assessorato Regionale per la giornata di martedì 13 aprile ’10, proprio sugli aspetti critici posti in essere dalla delibera 735/’10”.

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