Via Brenta, il Riesame conferma il sequestro dei beni di Guagnano

Respinto il ricorso dei legali dell'imprenditore

Nuovo capitolo nell'inchiesta sui palazzi di via Brenta. Il Tribunale del Riesame di Lecce ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati Massimo Manfreda e Gaetano De Mauro, legali di Pietro Guagnano, confermando il sequestro dei beni dell'imprenditore. I giudici del riesame hanno dunque confermato il provvedimento dal gip Ercole Aprile nei confronti dell'amministratore della Socoge. Ammontano a circa 6 milioni di euro tra contanti, titoli e quote societarie i beni sequestrati. Guagnano è uno degli elementi chiave dell'inchiesta sui palazzi della giustizia civile, destinatario il mese scorso con altri dieci indagati, dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Una presunta truffa da 21 milioni di euro in cui Socoge e Selmabipiemme, grazie anche alla complicità di dirigenti comunali e consulenti, si sarebbero accordate, secondo il sostituto procuratore Imerio Tramis, per stipulare un contratto ben più oneroso rispetto alla realtà. Il tutto a scapito del Comune di Lecce.

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