Biomasse. I primi passi verso il referendum

Palazzo dei Domenicani ha dato il via libera alle pratiche per indire il referendum consultivo in merito alla questione biomasse

Primo passo per lo svolgimento del referendum sulla centrale a biomasse, indetto dal Consiglio Comunale il 15 gennaio dell’anno scorso. Palazzo dei Domenicani, infatti, ha dato il via libera alle procedure per l'elaborazione del regolamento per lo svolgimento dei referendum consultivi. La Giunta comunale, durante la sessione di ieri, ha deliberato come atto di indirizzo di dare mandato al presidente della Commissione consiliare “Affari istituzionali e amministrativi”, carica attualmente detenuta da Giovanni Pino, affinché venga elaborata la bozza di Regolamento da sottoporre successivamente all'approvazione del Consiglio Comunale. “Speriamo, così, di mettere a tacere le voci sulla presunta volontà dell’Amministrazione di impedire lo svolgimento del referendum sulle biomasse”, ha commentato Attilio De Marco, assessore alle Politiche energetiche. “Abbiamo dato avvio – ha spiegato ancora l'assessore De Marco – alle procedure per l'indizione del referendum che allo stato attuale non sarebbe possibile indire, in mancanza di un apposito regolamento. Consapevoli che il referendum popolare sia un istituto consultivo volto alla migliore partecipazione della cittadinanza, su scelte che vanno a ricadere sulla stessa e sullo sviluppo del territorio, abbiamo inteso dar seguito alla delibera approvata dalla precedente Amministrazione”. “E' proprio per l'interesse generale rivestito dalla materia in questione – continua l’assessore – che abbiamo voluto che la predisposizione del regolamento per l'iter di svolgimento del referendum consultivo avvenga all'interno della Commissione consiliare “Affari istituzionali e amministrativi”, dove sono rappresentate tutte le componenti presenti in Consiglio Comunale. In tal modo il regolamento verrà redatto con le migliori garanzie di imparzialità e trasparenza”. Il 15 gennaio 2009, il Consiglio Comunale aveva stabilito, con un atto dal valore di mero orientamento politico, di indire un referendum popolare consultivo in riferimento «all’anamento e sospensione di ogni attività deliberativa del Comune di Casarano con riguardo al rilascio di permessi a costruire, autorizzazioni e licenze che riguardino insediamenti di centrali di produzione di energia elettrica prodotta o derivante da combustione od in genere trasformazione di biomasse». L’elezione alla carica di sindaco di Ivan De Masi, ex vicepresidente del “Gruppo Italgest” (oggi dimissionario), ossia l’impresa che ha presentato il progetto per l’installazione dell’impianto, aveva messo in dubbio, tra le forze politiche di centro-destra e tra coloro contrari alla realizzazione della centrale, la reale volontà dell’esecutivo di indire il referendum.

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