Effetto Salento dal piccolo al grande schermo

Secondo Stefania Mandurino, commissaria Apt di Lecce, il film “Mine vaganti” è l’ennesima opportunità di sviluppo turistico per Lecce e per la Puglia

“La straordinaria visibilità garantita a Lecce e al Salento da ‘Mine vaganti’ conferma che avevamo visto giusto: il cine-turismo è la strada da battere per diffondere l'immagine di una terra di bellezza, arte, enogastronomia tutte da vivere, tutte da amare. E per darle occasioni di sviluppo economico da cogliere al volo”. Non ha dubbi Stefania Mandurino, commissaria dell'Apt di Lecce. “Un'ora e mezzo di grande cinema regalatoci da un regista che viene dall'Oriente – dice – e che avverte non a caso la propria affinità con una terra che a Oriente si protende, serve una volta di più a ricordarci la giustezza di un modello di sviluppo intrapreso dalla Regione Puglia: la valorizzazione dell'autentica vocazione del nostro territorio. Una vocazione alla bellezza che bene continua a prestarsi alla realizzazione di opere importanti e suggestive come quella di Ozpetek, che si inserisce in un solco virtuoso tracciato dall'Apulia Film Commission”. Mandurino fa una serie di esempi in cui il Salento è balzato alla ribalta grazie alla sua presenza come location in film o fiction: “Il Giudice Mastrangelo”, con Diego Abatantuono, ma anche le due puntate sull’avvocato Guerrieri-Emilio Solfrizzi di Gianrico Carofiglio, altrettanti spot delle bellezze di Puglia. “Le immagini trasmesse da film e fiction televisive – continua Mandurino – sono in grado di indurre il potenziale visitatore a recarsi nei luoghi di ambientazione delle scene per rivivere in prima persona le emozioni trasmesse dal prodotto audiovisivo”. Un canale di comunicazione innovativo, “al di fuori dei classici mezzi pubblicitari, capace di coinvolgere emotivamente lo spettatore e spiegare il prodotto con modalità più emozionali, ma anche in tempi più lunghi rispetto ai classici format pubblicitari – tra pre e post-produzione, conferenze stampa, uscita nelle sale cinematografiche, dvd, in questo caso presenza nei Festival di Berlino e New York – e comunque sensibilizzando un pubblico meno attento alla pubblicità classica”. Si tratta quindi di cogliere la grande opportunità della promozione dell’immagine del territorio attraverso il cinema, e in un secondo momento di far conoscere la sua identità in tutti i suoi aspetti: ambientale, storico, culturale, artistico, eno-gastronomico. “La Lecce bellissima ritratta in ‘Mine vaganti’, gli ulivi assolati e il mare cristallino, e quell'atmosfera sospesa che ti proietta in un Sud universale, senza tempo e senza spazio, luogo che accoglie senza giudicare chi va e chi viene, terra di approdo e di partenza, sono un vero e proprio omaggio di Ozpetek alla città. Un omaggio dalla valenza promozionale fortissima, un film contagioso, come scrivono i giornali”. E un'occasione irripetibile di sviluppo economico: “Un cineporto a Bari, uno di prossima apertura anche a Lecce, il prossimo Festival del Cinema Europeo di aprile e poi il Festival Internazionale del Film Turistico, sempre a Lecce ma a maggio: eventi capaci di moltiplicare in maniera esponenziale attività, professioni e strutture che possono garantire al nostro territorio un indotto economico più che considerevole e un respiro culturale internazionale”.

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