Il prof: “Non sono uno stalker”

Alla base dei suoi atteggiamenti ossessivi nei confronti di una giovane donna, ci sarebbe stata la sua eccessiva timidezza. Il gip ha concesso a Donato de Vito gli arresti in domiciliari

Sarebbe stata un’eccessiva timidezza ad impedirgli di instaurare con la ragazza un rapporto normale. E proprio la timidezza l’avrebbe spinto alle continue telefonate che poi le avrebbero reso la vita difficile facendola temere per la sua incolumità. E’ questa la versione dei fatti raccontata ieri da Donato De Vito, 56enne di Cursi, al gip Ercole Aprile. De Vito si trovava in arresto per stalking; avrebbe, secondo l’accusa, assunto dei comportamenti ossessivi nei confronti di una giovane donna di Martano, fino a condizionare le sue scelte al punto di farle perdere per due volte il posto di lavoro. “Non sono uno stalker”, ha dichiarato al giudice il docente di Storia e Filosofia del liceo Scientifico di Martano, il quale ha negato di aver mai chiesto ai suoi allievi informazioni sulla donna, pena voti insufficienti nelle sue materie. Le sue parole pare abbiano per il momento convinto Aprile che gli ha concesso i domiciliari. Ma questa storia non è finita qui. Quale sia la verità lo chiarirà l’inchiesta condotta dalla pm Stefania Mininni, titolare del fascicolo aperto dopo le denunce presentate dalla donna ai carabinieri di Maglie.

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