Dopo Francesco D’Agata, segretario provinciale di Italia dei valori, anche Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale e deputato dello stesso partito, interviene sulle ultime notizie comparse sui media locali e relative all’indagine sull’omicidio Basile. “Quanto riportato da un quotidiano locale circa le voci di una pista investigativa che riporterebbe alla luce questioni che riguardano abusi sessuali, senza riuscire a comprendere i possibili responsabili ma collegandolo alla vicenda Basile – commenta il parlamentare – è come sparare nel mucchio palate di fango che offendono la memoria di Peppino Basile. Siamo sempre più sorpresi e attoniti di fronte a quanto sta accadendo intorno alla vicenda di un omicidio dai contorni sempre più fumosi e inquietanti. Pensavamo di aver intrapreso la strada della verità e quindi anche della serenità per Ugento e i suoi abitanti, invece ritornano le voci che sempre qualcuno ha inteso mettere in giro: delitto di femmine. E ritornano – continua Zazzera – anche quelle voci oscure degli abusi sessuali sui minori. Si tenta ancora una volta di infangare la memoria e la vita di Peppino. Voci che ritornano dopo l’arresto dei possibili responsabili dell’omicidio, i vicini di casa nonno e nipote. La testimonianza di una bambina che prima riconosce e smentisce la tesi investigativa. Siamo preoccupati per l’esito e per il tempo che passa mentre la verità sembra sempre più lontana da raggiungere”. Zazzera dichiara di non mettere in dubbio il lavoro della magistratura ed anzi di rispettarlo nella sua autonomia; si dice tuttavia “sconcertato su come sia stato possibile far circolare ipotesi investigative attraverso gli organi di stampa” ed invita la Procura a vigilare sulla segretezza delle indagini e sulla possibilità di fuga di notizie, “episodi che non contribuiscono – dice – a chiarire la vicenda ma diventano strumento per speculazioni davvero di basso profilo”. “Di fronte al tentativo di confondere le acque – conclude il deputato – vogliamo continuare a ricordare Peppino per le battaglie spese in difesa dell’ambiente e della salute degli ugentini. Vogliamo ricordarlo per la sua opposizione in consiglio comunale e per l’azione in provincia dove invece era maggioranza. Lo vogliamo ricordare per l’amore viscerale verso la sua terra e la sua gente. Abbiamo fiducia che prima o poi la verità verrà fuori, verranno fuori le responsabilità di chi ha oscurato la serenità di una comunità, di chi potrebbe ostacolare il raggiungimento della verità. Noi non ci arrendiamo e continueremo a chiedere verità e giustizia, nel rispetto ciascuno del proprio ruolo”.
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