Il Gip del Tribunale per i minorenni di Lecce, Cinzia Vergine, ha disposto per il prossimo 17 febbraio un nuovo interrogatorio per la piccola testimone dell’omicidio di Peppino Basile, il consigliere dell’Idv assassinato la notte del 15 giugno 2008 a Ugento, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Simona Filoni. La formula sarà ancora una volta quella dell’incidente probatorio, come già accaduto nell’audizione dello scorso 23 dicembre. Un nuovo passaggio utile, secondo i magistrati, a fugare ogni dubbio sulle dichiarazioni della baby testimone. La piccola, infatti, unica testimone oculare dell’omicidio, in fase di incidente probatorio aveva ricostruito gli avvenimenti di quella tragica sera, senza riconoscere negli autori materiali i due Colitti. Il giorno dopo, però, la bambina identificò in un servizio trasmesso da un’emittente televisiva i due indagati, sostenendo che erano stati proprio loro, nonno e nipote, a “dare le botte” a Peppino, suo vicino di casa. Proprio per questo motivo nel corso della prossima audizione saranno mostrati alla piccola teste delle foto ed un video con Vittorio e Luigi Colitti. Un passaggio fondamentale per la posizione di quelli che al momento rappresentano gli unici sospettati, rinchiusi rispettivamente nel carcere di Lecce-Borgo San Nicola e nell’istituto di pena minorile di Bari. Se la bimba non dovesse riconoscere anche questa volta i due Colitti, il castello accusatorio potrebbe pericolosamente vacillare. In caso contrario la tesi dei sostituti Giovanni De Palma e Simona Filoni troverebbe un’ulteriore importante conferma. Nei prossimi giorni il Tribunale del Riesame dovrà invece pronunciarsi sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Vittorio Colitti, le cui condizioni di salute, secondo quanto sostenuto dalla difesa, non sarebbero compatibili con il regime carcerario.
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