Ha riferito di aver assistito all’omicidio di Peppino Basile. Ha riferito anche di aver visto i due killer e che non fossero Vittorio Colitti nonno e nipote. Quei due uomini che “davano le botte” al consigliere, ha aggiunto, non li avrebbe mai visti né prima né dopo quella notte. Si sarebbero fermati, tuttavia, “a far finta di aiutare”, poi “hanno detto che andavano un attimo a casa e non sono venuti”. E’ ciò che emerge dalle trascrizioni dell’incidente probatorio dello scorso 23 dicembre alla piccola super-testimone dell’omicidio dell’esponente politico ugentino, depositate ieri pomeriggio. La piccola, che oggi ha sei anni, ha descritto anche i due uomini: uno basso e grosso, l’altro magro, muscoloso ed alto. Ma non sarebbero i Colitti. Vicini di casa della nonna, la bambina li conosce bene. Gli assassini, invece, non li avrebbe mai visti. “La nonna sapeva i loro nomi ma non li conosceva”; e li avrebbe detti alla piccola, la quale però non li ricorda, chiedendole di non riferirli a nessuno. L’incidente probatorio potrebbe dunque mettere in dubbio l’impianto accusatorio dei pm Filoni e De Palma. Tanto sostengono gli avvocati difensori dei Colitti, Francesca Conte, Roberto Bray e Paolo Pepe, che nelle prossime ore chiederanno ai gip dei Tribunali ordinario e per i minorenni la revoca delle misure cautelari nei confronti dei loro assistiti. Secondo la difesa, infatti, le dichiarazioni rese dalla bimba sarebbero sufficienti a scagionare nonno e nipote. Restano, tuttavia, tre nodi da sciogliere: all’indomani dell’omicidio, la madre della baby-testimone le avrebbe ordinato di non giocare più con il fratellino di Vittorio Colitti jr; Colitti nonno sarebbe andato a casa sua chiedendo a lei ed ai suoi familiari di chiamarlo “signor nessuno” (potrebbe essere stato solo un gioco o, invece, la richiesta di non pronunciare il suo nome); stando al racconto della piccola, i due killer sarebbero rimasti per strada accanto al corpo di Basile facendo finta di soccorrerlo anche all’arrivo di altra gente. Ma l’incidente probatorio ha fatto emergere anche un’altra novità: la bambina non ha confermato di aver raccontato tutto al fratellino. Ci sarebbero insomma ancora tanti punti da chiarire. Tra questi, il ruolo della nonna della piccola che attualmente è indagata per favoreggiamento.
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