Casarano. Capofila senza progetti finanziati

Oltre 29 i milioni di euro al sistema portuale e alla rete di castelli e palazzi storici del territorio dell’Area Vasta Sud Salento, ma non a quelli di Casarano, Comune capofila

Comune capofila, ma zero progetti finanziati. Gli interventi del Primo programma stralcio dell’Area Vasta Sud Salento, approvato nella tornata di lunedì dalla Giunta regionale, ha sollevato perplessità e polemiche in città per la mancata destinazione di fondi a Casarano. Sono oltre 29 i milioni di euro che andranno al sistema portuale e alla rete di castelli e palazzi storici, ma non a quelli della città capofila. Queste risorse “costituiscono solo il primo momento di una dotazione ben più consistente – si legge in una nota dell’Ufficio di Area Vasta – mirata allo sviluppo territoriale e all’attuazione di quel nuovo modello di sviluppo che con il Piano Strategico Salento 2020 e i 66 comuni dell’Area hanno scritto”. “Questo primo Accordo di programma stralcio – prosegue la nota – riflette, in ogni caso, e in parte, anche alcune priorità espressamente indicate da Bari, tra cui il risanamento idrogeologico e la sicurezza ambientale come a Gallipoli (che infatti beneficerà di risorse per il risanamento delle cavità ipogee) e a Castrignano del Capo (Punta Ristola), e l’individuazione di alcuni beni architettonici e ambientali su cui concentrare da subito risorse e attenzioni”. Queste precisazioni, però, non hanno convinto le forze di opposizione (Pdl e liste di Casciaro) che hanno firmato un duro comunicato stampa. “Quanto accaduto è la conclusione della particolare politica che sino ad oggi ha adottato l’Amministrazione di Casarano (sia la vecchia che quella “seguente“) – recita la nota – che pur rappresentando il Comune Capofila della struttura non ha saputo cogliere le opportunità che altri Comuni hanno saputo sfruttare per ottenere notevoli benefici al fine di migliorare il loro territorio. Non si può non stigmatizzare – sottolinea l’opposizione – l’evidente limite dimostrato dall’Amministrazione di Casarano la quale, pur pregiandosi del titolo di Comune Capofila, non ha avuto un adeguato riconoscimento politico da parte di una Giunta regionale cui era notoriamente collegata politicamente (e personalmente). Questo è l’ennesimo schiaffo al territorio casaranese – sottolinea la nota – il quale forse avrebbe potuto godere attraverso gli interventi finanziati previsti per l’Area Vasta di un poco di maggior respiro per una economia locale in grave disagio. D’altra parte la unica soluzione che sino ad oggi ha prospettato l’Amministrazione di Casarano per fronteggiare la nota crisi delle casse del Comune è quella di mettere in vendita parte del proprio patrimonio, rinunciando in tal modo a mantenere la propria identità culturale, salvaguardando strutture che della stessa sono la più ampia espressione. Svanisce così – conclude la nota – ogni speranza di poter restituire al territorio casaranese l’originario splendore dell’ingente patrimonio artistico. Tutto quello che si è verificato, è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità politico-amministrativa della Giunta guidata dal sindaco De Masi”.

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