Salento Fly. Mandurino: “I tempi sono maturi”

La commissaria dell’Apt esprime apprezzamento per la volontà manifestata da Assoturismo-Confesercenti di dare vita ad un consorzio che favorisca, attraverso voli charter, i collegamenti aerei per l’Europa

“L’idea progettuale del Consorzio Fly Salento è un ulteriore e importantissimo tassello che andrebbe a implementare il programma regionale di sviluppo del trasporto aereo volto a incrementare i flussi turistici nelle province di Lecce, Taranto e Brindisi”. Stefania Mandurino, commissaria dell’Apt di Lecce, esprime apprezzamento per la volontà manifestata da Assoturismo-Confesercenti di dare vita a uno specifico consorzio destinato a favorire, attraverso i voli charter, i collegamenti aerei per le destinazioni europee. Secondo Mandurino “i tempi sono maturi per affrontare in maniera sistemica e operativa un aspetto determinante legato al potenziamento dell’offerta organizzata. Per quanto importanti, i voli low cost sono infatti particolarmente esposti alla vulnerabilità del mercato e ai chiari di luna delle compagnie, che così come arrivano spesso e volentieri se ne vanno se il supporto pubblico non è ritenuto adeguato alle loro esigenze economiche. Il movimento turistico legato ai charter – continua – necessita però di ulteriori strategie organizzative e forte deve essere la collaborazione tra enti pubblici e imprese, fermo restando che i principali attori dovranno essere proprio queste ultime, le sole che possono controllare e gestire opportunamente il mercato e la filiera dell’offerta di cui il trasporto è solo un tassello, per quanto determinante”. Fatto salvo il valore strategico del partenariato pubblico-privato, tanto più quando esso va nella direzione di valorizzare le imprese e i distretti produttivi, per la commissaria dell’Apt “è, quindi, auspicabile che il progetto proposto da Confesercenti sia sostenuto anche dalle altre associazioni di categoria, in modo da arrivare a una fase di organizzazione dell’offerta turistica in cui le imprese siano davvero protagoniste e non soggetti passivi. In particolare in un territorio come il nostro fatto di piccole realtà, la formula del consorzio – conclude – può essere decisiva per sostenere i nostri operatori che vogliano affrancarsi dal diktat di chi gestisce il settore dei trasporti e intendano partecipare operativamente ai diversi livelli della filiera”.

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