Casarano. Ok al piano di risanamento

Il Consiglio comunale durato più di sette ore ha approvato ieri la manovra finanziaria di risanamento dell'Ente. Il buco di 3.788.106,12 euro sarà coperto tramite la vendita di immobili

Il Consiglio comunale, nella lunga seduta di ieri durata più di sette ore, ha approvato la manovra finanziaria che ha come obiettivo il risanamento dell’ente. La relativa delibera, infatti, è stata votata da 16 consiglieri sui 20 presenti al momento della votazione. A favore della manovra si sono espresse le forze politiche di maggioranza (Pd, Io Sud, lista De Masi, Udc, Casarano Sempre e Insieme per Casarano); contrari, invece, i quattro consiglieri dell’opposizione di centro-destra (Pdl, Uniti per Casciaro). La situazione di disequilibrio, relativa al bilancio 2009, ammonta a 3.788.106,12 euro che saranno recuperati attraverso la vendita di alcuni beni immobili, come previsto dal “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio immobiliare dell’Ente”, anche questo approvato a maggioranza. Con la stessa manovra, inoltre, l’amministrazione comunale ha dato priorità a una serie di misure correttive. Tra queste, la valorizzazione del patrimonio disponibile a copertura degli eventuali disavanzi futuri; l’abbattimento delle spese per fitti passivi; la riduzione della spesa del personale. La manovra prevede anche l’avvio di “un’attenta valutazione ed una verifica straordinaria dei residui”. Gli incaricati della verifica (Fedele Coluccia, Giulio Spinelli e Lucia Giuri) “dovranno renderla compiuta entro la data stabilita dal ministero per l’approvazione del rendiconto 2009, nella consapevolezza che si potrebbe rilevare una differenza tra i ruoli consegnati al concessionario e le effettive possibilità di riscossione, con il conseguente rischio – sottolinea la proposta di delibera – di portare l’Ente nelle condizioni di cui all’art. 244 e seguenti del Tuel”, ossia al dissesto finanziario. Il dibattito, come era nelle previsioni, si è rivelato piuttosto acceso. Claudio Casciaro (Ucc) e Giampiero Marrella (Pdl) hanno accusato sostanzialmente l’esecutivo e la maggioranza di nascondere la reale situazione finanziaria del Comune. Marrella, in particolare, ha sottolineato che la delibera sul riequilibrio avrebbe avuto ben quattro stesure, arrivando a strappare platealmente la sua copia. “Ci hanno consegnato – ha affermato il capogruppo del Pdl – quattro versioni diverse di questa delibera. Ci hanno detto che si è trattato di un errore materiale, ma noi non ci crediamo. Questo è un presunto equilibrio di bilancio – ha incalzato Marrella – anche perché non c’è traccia del debito fuori bilancio della Monteco. Questa delibera è carta straccia”. L’opposizione, quindi, sospetta che il debito complessivo sia molto più alto (oltre 10 milioni) e addossa la responsabilità al Pd e all’ex sindaco Remigio Venuti. Questi, però, ha respinto le accuse e si è difeso anche facendo autocritica. “Sicuramente abbiamo fatto qualche errore di valutazione – ha affermato Venuti – per garantire gli standard dei servizi attivati, anche in conseguenza delle diminuzioni di trasferimenti di risorse statali, ci siamo illusi che gli introiti derivanti dagli accertamenti potessero sopperire ai tagli dei finanziamenti. Siamo chiari – ha sottolineato l’ex sindaco –: non ci sono stati sperperi, ma investimenti a favore della città su cui una non adeguata valutazione delle entrate non è stata in grado di corrispondere”. Venuti ha poi sgombrato il campo dai dubbi sul sostegno del Pd a De Masi e alla giunta. Emanuele Legittimo, capogruppo di “Io Sud”, ha dato atto a Venuti di aver fatto autocritica e ha definito “sostenibile” la manovra di equilibrio, dandone un giudizio positivo. Il sindaco Ivan De Masi, a conclusione del dibattito, ha difeso la manovra e si è detto fiducioso. “Sono sempre stato ottimista – ha detto –; ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno. Sono fiducioso perché noto la macchina amministrativa che ha voglia di lavorare, vedo i dipendenti che fanno sacrifici, senza chiedere contropartite. Sono convinto – ha concluso il sindaco – che questa è una buona manovra di rientro che porteremo fino in fondo. Fino al risanamento dell’Ente”.

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