Gabellone. Agenda fitta

Ambiente, aziende del Tac ed opere pubbliche. Sono le emergenze con le quali dovrà fare i conti Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce

Non si può dire che sia cominciata sottotono l’attività di Antonio Gabellone quale presidente della Provincia di Lecce. Dopo la composizione della Giunta e la sua comunicazione ufficiale, dopo il primo Consiglio che, proprio come aveva annunciato il numero uno di Palazzo dei Celestini, è stato tutt’altro che un “pro forma” ma ha discusso un fitto ordine del giorno, ora è arrivato il momento di mettersi al lavoro. Perché, nonostante la stagione estiva sia nel pieno, non c’è tempo per andare in vacanza. I problemi che il presidente dovrà affrontare non sono rimandabile ed anzi sono piuttosto urgenti. Il primo di questi è l’ambiente. Delega che Gabellone ha tenuto per sé “perché – aveva dichiarato – è un problema sul quale intendo vigilare e che intendo seguire in maniera particolarmente puntuale”. Ambiente significa questione rifiuti e depuratore consortile di Gallipoli, solo per citare i due nodi di più urgente risoluzione. Ma l’ambiente non è l’unico pensiero del presidente, che alle ore 11 di oggi parteciperà ad un incontro in Provincia con le imprese del Tac, le parti sociali, Confindustria, consiglieri regionali e tutti i parlamentari. Le imprese del Tac stanno ricevendo cartelle Inps molto alte che non sono in grado di corrispondere data la condizione di crisi economica; “il tavolo in Provincia servirà a capire se sia possibile ridurre le cifre da pagare”. Altra spina nel fianco del Gabellone sono le opere pubbliche: la strada Nardò-Galatone è una di queste; la questione ex Galateo un’altra. Una convenzione per il comodato d’uso era stata già firmata dalla Giunta Pellegrino, ma il costo non era stato ancora stabilito. “Con Scoditti, direttore generale della Asl leccese – dichiara il presidente – stiamo cercando di capire come procedere”. Non c’è tempo da perdere, dunque. E non c’è estate che tenga. 23 luglio 2009 Consiglio al debutto Pronti, si parte. Ore 11. Aula al primo piano di Palazzo dei Celestini. E’ il primo consiglio del governo guidato da Antonio Gabellone. Vi prenderanno parte anche i 12 assessori freschi freschi di nomina (i loro noni sono stati resi noti appena l’altro ieri): Simona Manca, Silvano Macculi, Pasquale Gaetani, Marcella Rucco, Pierluigi Pando, Filomena D’Antico Solero, Francesco Pacella, Ernesto Toma, Massimo Como, Giovanni Stefàno, Bruno Ciccarese e Salvatore Perrone. Ma non sarà un Consiglio “pro forma”. Gabellone l’aveva già annunciato: “Ci metteremo subito al lavoro”. E così sarà. I punti all’ordine del giorno sono, infatti, otto: oltre all’esame della condizione degli eletti, l’elezione del presidente del Consiglio, il giuramento del presidente, l’elezione dei due vicepresidenti del Consiglio e le comunicazioni del presidente circa la nomina dei componenti della Giunta, il Consiglio discuterà del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009 e delle ratifiche delle due delibere di variazione. Seguiranno le comunicazioni del presidente in merito allo stesso bilancio di previsione. Ieri, intanto, si è svolto il primo pre-consiglio; una novità introdotta da Gabellone e che servirà a rendere più operativa l’assise. E si è discusso, fino a notte, della nomina del presidente del Consiglio. Biagio Ciardo sembra ancora il favorito per questo incarico, ma non si esclude il “ripescaggio” di Mino Miccoli (Puglia prima di tutto), rimasto fortemente deluso dalla mancata nomina ad assessore, o di Roberto Marra (Progetto Provincia) che aveva ottenuto ottimi risultati elettorali. 22 luglio 2009 “La migliore Giunta possibile” La Giunta, così come Antonio Gabellone, presidente della Provincia, l’ha presentata ieri mattina, è “la migliore squadra di governo che si potesse comporre”. Sono parole dello stesso numero uno di Palazzo dei Celestini, soddisfatto delle scelte compiute, ben ponderate, come ha avuto modo di sottolineare più volte, anche se in alcuni casi piuttosto sofferte. In un appuntamento che ha avuto inizio con un ritardo di ben 45 minuti rispetto al previsto, che già aveva fatto immaginare, ai maligni ovviamente, che qualcosa, all’ultimo minuto, era andata storta. Perché, Gabellone, ha impiegato più di un mese per nominare gli assessori e distribuire le deleghe. Ha organizzato incontri con i vertici dei partiti, si è consultato, si è fatto consigliare e, alla fine, ha deciso. Decisione irrevocabile, ormai. Anche perché, come ha detto in apertura di conferenza ieri mattina, “la nuova squadra di governo provinciale è un mix di esperienze importanti che tiene conto delle esigenze del territorio; ed è un mix tra amministratori ed esperti, ex sindaci navigati e giovani che si cimentano per la prima volta in politica ma hanno dalla loro tanto entusiasmo e tanta voglia di fare”. Sarà. Ma a qualcuno quei nomi non sono proprio andati giù. Mino Miccoli, assessore del Comune di Squinzano, è uno di questi. Primo degli eletti in Puglia per la lista “La Puglia prima di tutto”, con il 21% delle preferenze; escluso eccellente della Giunta Gabellone. “Sono deluso per il principio – ha dichiarato, riferendosi alle nomine “esterne” che, in pratica, coincidono con le “quote rosa” -, ma sono un uomo di partito e continuerò ad essere del PdL. Non accetterò, tuttavia – continua – alcun incarico compensativo. Ambivo ad essere assessore perché quel diritto lo avevo acquistato sul campo”. 21 luglio 2009 “Ecco la mia Giunta” E' fatta. Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce, ha mantenuto la promessa e, stamattina, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini ha ufficialmente presentato la Giunta provinciale. Una squadra di governo composta da 13 assessori, come già aveva annunciato nei giorni scorsi, i nomi dei quali, stando alle voci che sono circolate da parte dei bene informati, sorprendono ben poco. Gabellone ha tenuto per sè le deleghe all'Avvocatura, alla Comunicazione istituzionale, all'Ambiente e controllo ambientale, ai Rifiuti, alla Polizia provinciale. Vicepresidente Simona Manca, PdL, data praticamente per certa nei giorni scorsi. A lei vanno le deleghe alla Cultura, ai Musei e alle Biblioteche ed alla Mediateca provinciale. Di seguito (ed in allegato), la composizione dell'intera giunta, con tutte le deleghe, assessore per assessore. Antonio Gabellone: presidente; Avvocatura, Comunicazione istituzionale, Ambiente, Controllo ambientale, Rifiuti, Polizia provinciale; Simona Manca: vicepresidente; Cultura, Musei, Biblioteche, Mediateca provinciale; Silvano Macculi: Servizi finanziari, Controlli interni, Programmazione economica, Sistemi informatici e Innovazione tecnologica, Società partecipate, Politiche U.E; Pasquale Gaetani: Gestione e valorizzazione del patrimonio; Marcella Rucco: Pubblica istruzione, Politiche educative, Rapporti con l’Università; Pierluigi Pando: Rapporti istituzionali, Affari generali, Organizzazione del personale; Filomena D’Antini Solero: Politiche sociali, Pari opportunità; Francesco Pacella: Turismo e Marketing territoriale, Agricoltura e risorse del mare; Ernesto Toma: Formazione professionale, Politiche del lavoro (Centri per l’impiego), Urp, Supporto tecnico-amministrativo all’Ufficio speciale temporaneo in materia di sicurezza e salute sul lavoro; Massimo Como: Gare, appalti ed espropri, Strade, Edilizia scolastica e impiantistica sportiva, Sport; Giovanni Stefàno: Gestione territoriale, Politiche dell’energia (risparmio energetico, fonti rinnovabili, controllo impianti, Agenzia dell’energia, Esco); Bruno Ciccarese: Trasporti e Mobilità, Politiche giovanili; Salvatore Perrone: Attività produttive, Attività venatoria. 21 luglio 2009 Giunta provinciale. Oggi la presentazione Il giorno tanto atteso è arrivato. Sarebbe stata tutta una questione di limature. Fatto sta che, promessa, la nuova Giunta provinciale non è stata presentata neppure ieri. Antonio Gabellone, il presidente di Palazzo dei Celestini, domenica sera, aveva comunicato che, al massimo entro il mezzogiorno di lunedì (di ieri, ndr), i nomi degli assessori sarebbero stati resi noti. Così non è stato. Di ritardo in ritardo, la giornata si è chiusa senza il grande annuncio. Che, stavolta è ufficiale, arriverà stamattina. “Non crediate che ci siano grossi problemi da risolvere – ha spiegato Gabellone –; sono solo dettagli ma vogliamo dare vita ad una squadra forte”. I tempi lunghi sarebbero dunque giustificati dalla voglia di fare meglio possibile. La questione più spinosa sarebbe stata quella delle “quote rosa”. Dopo il balletto di nomi circolato nelle ultime ore, e che ha visto avvicendarsi nella lista delle papabili Simona Manca, Fernanda Metrangolo, Filomena D’Antini Solero, Silvia Nascetti, Maria Assunta Panico, Nunzia Brandi e Marcella Rucco. Di queste Simona Manca, PdL, dovrebbe essere praticamente certa; e dovrebbe essere cosa fatta anche per Marcella Rucco, numero uno dell’ex provveditorato agli studi. Ma, come è ovvio, a è detto, prima di sentirlo direttamente dalla bocca di Gabellone. Che intanto, ma ancora per poco, è alle prese con le ultime limature. 20 luglio E giunta fu. Anzi no Fumata nera, anche oggi, relativamente alla composizione della Giunta provinciale. Antonio Gabellone, presidente della Provincia, aveva annunciato che avrebbe comunicato le nomine entro oggi e ieri sembrava che tutti i nomi fossero stati decisi. Avrà avuto dei ripensamenti? Qualunque sia il motivo del ritardo, non resta che attendere. Ormai dovrebbe essere questione di ore. 20 luglio 2009 E giunta fu Ci siamo. Dopo un mese di “studio” alla ricerca della composizione migliore, Antonio Gabellone, presidente della provincia di Lecce, ha deciso i 13 nomi degli assessori che costituiranno la sua Giunta e che verranno comunicati con buona probabilità a mezzogiorno di oggi. Saranno 13; e questo è il primo fatto. Non ha dato retta, Gabellone, a chi gli chiedeva di ridurne il numero, spiegando che “per un produttivo funzionamento della macchina amministrativa, è meglio distribuire poche deleghe a ciascun esponente della giunta piuttosto che sovraccaricare ognuno di incarichi”. Tra i più accreditati figurano Silvano Macculi ed Ernesto Toma in quota PdL, Mino Miccoli e Pierluigi Pando de “La Puglia prima di tutto”; Luigi Ciccarese di “Progetto Provincia”; Carlo Merenda dell’Udeur, Pasquale Gaetani di An; Stefano Minutello e Salvatore Polimeno per “Azzurro Popolare”. Ciò significa: niente sindaci assessori; ma su questo il numero uno di Palazzo dei Celestini era stato chiaro sin dal primo momento. L’altro punto su cui il presidente ha avuto molto da pensare è stata l’attribuzione della quote rosa. Fino alla tarda ora di ieri il balletto era tra diversi nomi: Simona Manca, data ormai per certa in quota PdL; Filomena D’Antini Solero, Silvia Nascetti, Maria Assunta Panico, Nunzia Brandi, Fernanda Metrangolo e Marcella Rucco. Tra queste Gabellone ne ha scelte tre. Ultimo nodo da sciogliere: i rapporti con l’Udc. Nel caso in cui dovesse esserci l’accordo, al partito di Ruggeri andrebbe la presidenza dal Consiglio. Altrimenti essa sarebbe con buone probabilità di Biagio Ciardo.

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