La voce dei giovani: “Noi, con la Cgil”

Dopo le pesanti repliche della Cgil sul “caso Benincasa”, i giovani del sindacato hanno espresso la loro posizione in una lettera: “Noi giovani siamo con la Cgil”

“Alle giovani generazioni si rimprovera spesso la scarsa autonomia, l'indifferenza nei confronti della politica, la scarsa voglia di partecipare alla vita sociale e di concorrere al “progresso materiale o spirituale della società”. Senza dubbio, i giovani sono la fascia di popolazione che più di ogni altra ha subito la crisi delle organizzazioni di massa, il progressivo allontanamento della politica dai bisogni reali della gente, l'assenza di luoghi di formazione e crescita culturale che un tempo erano rappresentati dalle sezioni dei partiti, la cooptazione come regola di selezione delle nuove classi dirigenti. Eppure c'è chi resiste. Noi, ragazzi e ragazze under 35, troppo giovani per ricordare la caduta del muro di Berlino, troppo tenaci per rimanere ad osservare passivamente lo sgretolamento di una società in cui si vanno perdendo i legami solidaristici, in cui ogni giorno si calpestano i diritti del lavoro e la dignità dei lavoratori, troppo testardi per non credere che un mondo più equo, più giusto, più solidale sia possibile, noi abbiamo trovato nella Cgil un'organizzazione viva, inclusiva, un baluardo di democrazia in cui ogni giorno possiamo mettere a disposizione il nostro tempo, la nostra passione, la nostra energia, al fianco dei più anziani, nella comune direzione di difendere gli interessi dei lavoratori, delle lavoratrici, dei pensionati, dei precari, dei disoccupati. le nostre storie, le nostre esperienze, il nostro orgoglio smentiscono quanto subdolamente insinuato nei giorni scorsi dal signor Benincasa sulle pagine di Quotidiano. La “questione Lecce” è fatta di opportunità di maturazione individuale, di contaminazione tra generazioni, di rinnovamento vero sia in termini anagrafici che di proposta politica, di impegno determinato per mantenere vivi i valori di una splendida organizzazione che ha da poco festeggiato i 100 anni di vita. Alcuni di noi, pur essendo anagraficamente ancora in una fase della vita in cui si è solito chiedere di stare a guardare o al massimo si è usati per sostenere finte campagne di finta attenzione alle problematiche giovanili, sono chiamati ad assumere responsabilità vere nella gestione di importanti categorie e nel rapporto diretto con i lavoratori. Questa è la Cgil di Lecce, un'organizzazione che agisce nell'esclusivo interesse del mondo del lavoro e che ha sempre saputo trovare al suo interno gli anticorpi per respingere chi si discostava da tali fini; un'organizzazione cin cui ogni giorno uomini e donne lottano e s'impegnano per la difesa del mondo del lavoro e per il rispetto della legalità. Resta l'amarezza, per alcuni di noi, di aver scelto di essere rappresentati nel consiglio comunale di Lecce dal signor Benincasa, confidando che la sua antica militanza in Cgil potesse trovare seguito positivo nell'attività politica e che invece adesso, forse per distogliere l'attenzione mediatica da recenti fatti che lo coinvolgono, cerca di ergersi, senza avere particolari titoli, a paladino di moralità. Peccati di gioventù. Esprimiamo infine piena solidarietà a tutti i compagni e a tutte le compagne che militano in Cgil, nelle strutture dei servizi, nelle categorie, nelle camere del lavoro comunali, e che vedono mortificata la loro dedizione, il loro impegno, i loro sacrifici da accuse strumentali i cui fini non sono del tutto chiari, ma che di certo riteniamo ignobili”. Luca Toma segretario provinciale NIdiL CGIL Valentina Fragassi segretaria generale Filcams Cgil Lecce Alessio Colella segretario generale Fillea Cgil Lecce Apollonio Tommasi responsabile amministrazione Cgil Lecce Mirko Moscaggiuri segertario Filcams Cgil Lecce Simona Cancelli segeretaria Fillea Cgil Lecce Giuseppe Maggiore Rlst Pierpaolo Merola funzionario patronato Inca Cgil Emanuele Sozzo funzionario Filcams Cgil Lecce Antonella Greco operatrice Caaf Progresso Service Serena Pagliara segretaria Flai Cgil Milena Imperiale responsabile zona Casarano patronato Inca Cgil Maria Elvira De Pascali responsabile camere del lavoro Muro Leccese Monica Accogli patronato Inca- sportello immigrati Tricase Manuela Rizzo collaboratrice Inca Cgil Giuseppe Cataldi operatore Caaf Cgil Progresso Service Angela Presta collaboratrice Inca Cgil Elena Coluccia delegata Fillea Cgil Pamela Manieri collaboratrice Inca Cgil Annalisa De Pietro Rsa Filcams Cgil c/o Carrefour 1 luglio 2009 Cgil su Benincasa: “Accuse strumentali, ci difenderemo” “Sconcerto e indignazione vengono espressi dalla Cgil da tutte le categorie e dalle strutture dei servizi per l'attacco feroce ed ingiusto sferrato ai danni della più grande organizzazione sindacale della nostra provincia”. Così si legge in una nota del comunicato emesso dalla segreteria confederale, riunitasi ieri per volere dell'attuale segretario provinciale Salvatore Arnesano. Odg: replicare alla denuncia di Carlo Benincasa di presunta parentopoli. “In un momento di gravissima crisi occupazionale che riguarda tutti i settori produttivi, la Cgil è impegnata con forza nella difesa dei diritti dei lavoratori e nel massimo contenimento del disagio sociale derivante dalla perdita di posti di lavoro. Nè malcostume, nè illegalità: nella Cgil non esistono questioni morali, ma una gestione democratica di ogni scelta riguardante le politiche interne. La Cgil, in tutte le sue articolazioni, nel rigettare le gratuite esternazioni, fatte certamente per altri fini, ignobili e di basso livello, conferma tutto l'impegno in difesa dei suoi prestigiosi gruppi dirigenti, eletti democraticamente, col rispetto delle regole e di tutte le norme statutarie”. All'accusa di Benincasa di “persone che pur non avendo titolo continuano a rappresentare la Cgil in trattative anche delicate, molto spesso stando più dalla parte dei datori di lavoro che non dei lavoratori”, la segreteria del sindacato apostrofa ” il sindacato intende insistere nella strenuua difesa dei diritti delle persone che rappresenta, che in questa provincia supera le 55mila unità tra lavoratori attivi e pensionati”. La Cgil ci tiene a precisare poi che “eventuali ed ulteriori esternazioni che potrebbero determinarsi con il solo scopo di infangare il ruolo e l'immagine della più grande organizzazione del lavoro saranno contrastati”, tutelando nelle sedi la propria onorabilità e quella dei suoi gruppi dirigenti.

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