Scarichi di acque reflue in assenza d’idonee autorizzazioni e gestione illecita di rifiuti. E' reato
A parziale conclusione delle indagini avviate dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, sezione coordinata dal capitano Nicola Candido, è emersa un’ipotesi di reato di scarichi di acque reflue in assenza d’idonee autorizzazioni e gestione illecita di rifiuti. La segnalazione alla Procura della Repubblica riguarda i proprietari dell’impianto di depurazione di località “Ciccio Prete” e della società conduttrice. E’ quanto emerge con il sequestro del depuratore, già effettuato lo scorso 8 maggio. Il depuratore, come noto, sorge all’ingresso di Lecce, sulla statale che conduce verso San Cataldo, andando in direzione della marina, poco dopo lo stadio di “Via del Mare”. E’ qui che confluiscono le acque reflue delle zone industriali di Lecce e Surbo e che, tramite condotte, dopo la depurazione, convergono verso il mare.
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