De Masi contro chi?

Ballottaggio anche a Casarano. Ivan De Masi, in testa col 47% dei consensi, attende di conoscere il nome dello sfidante. E' testa a testa, infatti, tra Claudio Casciaro e Francesca Fersino

Tutti col fiato sospeso. Sarà probabilmente ballottaggio, ma la griglia di partenza è ancora incerta. Gli elettori casaranesi saranno quasi sicuramente richiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco della città. Ma se Ivan De Masi è certo che parteciperà al turno supplementare, il 21 e 22 giugno prossimi, ancora non si conosce il nome del suo avversario, che uscirà tra i due candidati dell’area di centro-destra. Dopo lo scrutinio delle prime 2.500 schede, infatti, il candidato del centro-sinistra, di “Io Sud” e dell’Udc è attestato tra il 46 e il 47 per cento; mentre per designare il suo sfidante era in atto, fino alla tarda notte scorsa, un esaltante e drammatico testa-a-testa tra Claudio Casciaro e Francesca Fersino. Sia l’ex esponente del Partito Democratico, candidato del Popolo della Libertà, che la bancaria in rotta con il PdL sono entrambi attestati sul 23-24 per cento ed è molto probabile che la sfida si decida sul filo di lana. Il candidato della sinistra, Enrico Fattizzo, si attestava invece su un dignitoso 6%. Un primo risultato queste elezioni lo ha già registrato ed è chiaro e clamoroso: l’exploit della Fersino. L’esponente di centro-destra, “bocciata” dal ministro Raffele Fitto come candidata a sindaco del PdL pochi giorni prima della chiusura delle liste a favore di Casciaro, si è presa la sua personale rivincita contro coloro che la credevano “non in grado” di conquistare Palazzo dei Domenicani. Indipendentemente da come andrà a finire il testa-a-testa con Casciaro, già il fatto di essere andata vicino al candidato ufficiale del PdL e di avergli conteso fino all’ultimo la possibilità di giocare il ballottaggio, è un clamoroso risultato. Se poi dovesse addirittura sbalzare Casciaro dal contendersi il Municipio di Casarano, il suo risultato sarebbe sensazionale. Non dimentichiamo che la Fersino era sostenuta solo da tre liste “civiche”, mentre la coalizione di Casciaro era formata da sette liste (140 candidati), tra cui i simboli “nazionali” del Popolo della Libertà e dell’Udeur. E’ chiaro che il massiccio ricorso al voto disgiunto ha rivoluzionato gli assetti nell’area di centro-destra e sarà interessante studiare in che misura è avvenuto. Soltanto questa mattina, però, si sapranno ufficialmente quali saranno i contendenti per la poltrona più importante di Palazzo dei Domenicani. Le operazioni di scrutinio, infatti, sono andate molto a rilento. E’ vero che le consultazioni erano tre (Europee, Provinciali e Comunali), ma molti presidenti di sezione erano di prima nomina e la loro inesperienza ha pesato sul funzionamento della macchina organizzativa. Bisogna aggiungere che ben otto dei 23 presidenti di seggio sono stati sostituiti per rinuncia. Alcune sezioni solo verso le ore 18 di ieri (dopo ben 20 ore dall’inizio dello spoglio!) hanno consegnato all’ufficio preposto i verbali delle consultazioni Europee. Ieri sera, alle ore 21:30, c’erano sezioni che non avevano ancora iniziato lo scrutinio delle “Comunali”. Domenica sera, tra l’altro, è accaduto un fatto singolare. Circa un’ora prima della chiusura delle votazioni, la presidente della sezione n. 6 ha avvertito un malore subito dopo la contestazione di un rappresentante di lista. La signora, dopo essersi ripresa, ha deciso di rinunciare a svolgere la sua mansione e il sindaco, Remigio Venuti, è stato costretto a sostituire “in corsa” il presidente del seggio n. 6. Mentre scriviamo, solo la sezione speciale n. 23, istituita presso l’ospedale “F. Ferrari”, dove erano iscritti solo 19 elettori, ha ufficializzato i risultati. Questi: De Masi nove preferenze; Fersino sette; Casciaro tre; Fattizzo zero.

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