Aveva con sè il cellulare della vittima borseggiata
Cosimo Intrepido, 29 anni di Trepuzzi, è stato rintracciato dalla polizia: aveva con sè il cellulare della vittima borseggiata giovedì. Finisce in manette
Poco prima delle otto e mezzo, aveva rapinato una donna ferma in macchina in via Dalmazio Birago, a Lecce. Un quarto d’ora dopo l’arresto lampo del rapinatore da parte degli agenti antirapina della squadra Mobile. Cosimo Intrepido, 29 anni, di Trepuzzi, è stato rintraccaito dai poliziotti della quarta sezione della Squadra mobile in via Lombardia: aveva con sè ancora uno dei due telefoni cellulari insieme a 200 euro. Nulla da fare per lui. Bloccato, è stato subito sottoposto a perquisizione personale, nel corso della quale, occultati nei calzini, il giovane nascondeva tre telefoni cellulari ed una “pen drive”, proprio quelli sottratti alla donna durante la rapina. Prove schiaccianti per lui. Accompagnato presso gli uffici della Questura, di fronte all’evidenza dei fatti, all’arrestato non è rimasto altro da fare che indicare agli investigatori i luoghi dove si era disfatto della borsa sottratta alla vittima, del giubbotto che indossava e della pistola, risultata poi una imitazione giocattolo, utilizzata per commettere l’azione criminosa. E così gli agenti infatti, seguendo proprio le sue indicazioni, hanno rinvenire in alcune strade del centro storico, la borsa rapinata alla signora, la pistola giocattolo utilizzata per compiere la rapina ed il giaccone indossato al momento del fatto. I telefoni cellulari, la borsa, gli oggetti ed i documenti sono stati esibiti alla vittima, che ha riconosciuto subito appartenerle. Inoltre il malvivente presentava delle escoriazioni al ginocchio destro ed al pollice sinistro, procurate cadendo subito dopo aver strappato la borsa alla donna. Intrepido era da poco uscito dal carcere, dopo aver scontato la condanna per una serie di rapine commesse a Lecce e nei paesi vicini durante le vacanze di Natale del 2006. Ora, dichiarato in arresto per il reato di rapina aggravata, convalidato magistrato di turno Giovanni De Palma, il giovane è stato accompagnato presso la casa circondariale di Lecce.
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