Giovani. Con un bicchiere in meno

Ieri il primo incontro riservato agli studenti delle scuole medie

Un percorso formativo sugli aspetti medico-scientifici, un questionario rivolto ai ragazzi ed uno spot sulle conseguenze dell’abuso di alcool. La Provincia fotografa le abitudini (ed i rischi) dei giovani

Si è svolto ieri, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, il primo appuntamento di “Only Life… con un bicchiere in meno…”, la campagna di comunicazione per la lotta all’abuso di alcolici tra i giovani, che ha visto protagonisti circa cento ragazzi in rappresentanza delle scuole medie inferiori della provincia coinvolte, per la prima volta, nel progetto. L’incontro ha rappresentato il primo momento di coinvolgimento e partecipazione dei ragazzi in qualità di protagonisti e “tutor” delle iniziative messe in campo dal collaudato progetto. Ad accogliere gli studenti e a parlare del problema dell’abuso dell’alcool sono intervenuti Loredana Capone, vicepresidente della Provincia di Lecce e assessora alla Qualità sociale, Fulvio Lecciso, assessore del Comune di Lecce in qualità di rappresentante del Comune capofila dell’ambito sociale di Lecce, Romolo Gusella, vice prefetto, Silvano Fracella, direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, Maria Cristina Rollo, responsabile dell’Unità alcool del Sert (Servizio tossico dipendenze) dell’Asl di Lecce, Elena Raggio, vice questore, Veronica Carlino, responsabile del progetto. Dopo aver avviato un percorso formativo sugli aspetti medico-scientifici connessi con l’abuso dell’alcool, si è passati a coinvolgere direttamente i ragazzi attraverso la compilazione di un questionario che fotografa le abitudini ed i contesti in cui i giovani si avvicinano all’alcool. La proiezione di uno spot, utilizzato per promuovere una campagna istituzionale di prevenzione, ha poi dato il via ad un dibattito ed all’individuazione di tutta una serie di attività da programmare (come incontri, discussioni in classe, laboratori, la redazione di un tema sull’argomento), che porteranno i ragazzi a prendere consapevolezza della complessità di un problema, di cui sempre più spesso sono vittime. “Bere non aiuta. Si parte dalle scuole medie con questo messaggio per coinvolgere i ragazzi nella lotta contro l’abuso dell’acool – ha spiegato Capone -. Il problema colpisce oggi un’età sempre più tenera. Le abitudini di vita di molti ragazzi non aiutano: tornare a casa tardi durante la notte non solo non è sano, ma stimola ad usare sostanze alcoliche. Perciò dobbiamo essere uniti nella battaglia: ragazzi, istituzioni e genitori. I ragazzi, infatti – ha continuato la vicepresidente della Provincia – lamentano di non riuscire a comunicare con i propri genitori;per questa ragione abbiamo previsto anche seminari per i genitori, affinché gli esperti li aiutino nel difficile compito che li attende”.

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