Tempo di incontri e riunioni interne ai partiti
Chi sta con chi. Ulteriori movimenti animano la scacchiera politica casaranese in vista delle Amministrative in programma per la prossima primavera
L’Udc di Casarano ribadisce l’esigenza di una candidatura condivisa alla carica di sindaco e lancia un appello a fare presto a tutto il fronte dell’opposizione all’attuale Amministrazione comunale. Se dovesse trascorrere ulteriore tempo, il comitato di coordinamento del partito confermerebbe la candidatura a sindaco dell’attuale commissario, nonché consigliere comunale, Francesco Ferrari. E’ questo il percorso che intende intraprendere l’Udc, “a tutela della sua dignità politica”, messo nero su bianco in un comunicato stampa emesso ieri, che “non può prevedere né in prima tornata né in eventuale ballottaggio alcuna condivisione, apparentamento o contiguità con uomini che hanno fatto parte dell’attuale giunta comunale o comunque maggiorenti o imprenditori comunque collegabili o espressione dei gestori effettivi del PD casaranese, soggetti cui si imputa: pessima amministrazione, assoluto disinteresse per le categorie disagiate, mancanza di concreta progettualità, dispersione di risorse pubbliche. Si ribadisce l’esigenza – prosegue la nota – di una candidatura unica di tutto il fronte dell’opposizione all’Amministrazione comunale di Casarano, che in questi anni sia stata nella forma e nei fatti effettivamente di netta cesura con l’amministrazione uscente, ed in nome di tale imprescindibili criteri si potranno rivalutare ipotesi alternative di candidatura a Sindaco”. L’Udc, infine, annuncia che alla prossima convocazione del comitato, fissata per il 10 febbraio, si completerà la prima lista di 20 candidati. Intanto, gli iscritti alla sezione “Peppino Impastato” di Rifondazione Comunista si interrogano sulla “scissione” orchestrata da Nichi Vendola. Con una nota, il segretario cittadino, Marco Mastroleo, ricorda che lo scorso luglio il congresso del circolo ha votato per la stragrande maggioranza (95%) la mozione 2 (primo firmatario era proprio Vendola). “In questa fase – scrive Mastroleo – voglio chiarire che nessuno di noi ha a che fare con quello che in altri lidi accade, il partito di fatto a Casarano aveva messo in moto da oltre due anni quell’idea di contaminazione, quell’idea di apertura che è incompatibile con chi ha l’idea di chi vuole il muro di Berlino simbolo del comunismo. Io sono comunista, morirò comunista – conclude il segretario – ma questo non mi offusca la vista, riesco a vedere l’orizzonte di una nuova sinistra, una sinistra che non si ferma ad inorgoglirsi di mattoni e calcestruzzo”. Un’assemblea di circolo, convocata per il 3 febbraio, chiarirà se il Prc casaranese diventerà Prs.
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