Contro la mafia. Riutilizzo dei beni confiscati

Oggi l'incontro a Palazzo Adorno

“Simboli e risorse di comunità libere. Contesti e pratiche per l'uso sociale dei beni recuperati alle mafie”. E' questo il titolo del progetto che la Provincia di Lecce ha in mente di attivare in collaborazione con l'associazione no profit Libera

Impegnata già da tempo nella promozione della cultura della legalità, del contrasto e della prevenzione delle forme di criminalità comune ed organizzata, la Provincia di Lecce intende avviare il progetto denominato “Simboli e risorse di comunità libere. Contesti e pratiche per l'uso sociale dei beni recuperati alle mafie”. L’obiettivo è quello di realizzare nuovi e più adeguati strumenti per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, favorendo la crescita culturale, sociale ed economico del territorio. Per condividere le fasi del progetto ed iniziare a programmare le attività nel territorio, con il coinvolgimento delle scuole, delle associazioni e dei cittadini, l’assessorato alla Sicurezza e Qualità Sociale ha promosso per le ore 16.30 di oggi un incontro che avrà luogo presso la sala conferenze di Palazzo Adorno. Vi prenderanno parte Loredana Capone, vice presidente della Provincia, Antonio Maruccia, commissario straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, Mario Tafaro, prefetto di Lecce, Vincenzo Rochira, questore di Lecce, Cataldo Motta, procuratore della Repubblica, i rappresentanti dell’associazione Libera Don Raffafele Bruno (referente regionale) e Davide Pati, dell’ufficio Beni Confiscati dell’associazione, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il direttore dell’Agenzia del Demanio filiale Puglia ed i sindaci dei Comuni interessati. “Tale incontro – spiega Loredana Capone – sarà importante al fine di sostenere le azioni di animazione, informazione e sensibilizzazione che i territori interessati dalla presenza di beni immobili confiscati alla mafia svolgono in collaborazione con il tavolo istituzionale presso la Prefettura di Lecce”. Secondo i dati forniti dall’Agenzia del Demanio (aggiornati al 31 marzo 2008), nella provincia di Lecce sono ben 66 i beni immobili confiscati alle mafie (appartamenti, ville e terreni), di cui 29 ancora in gestione al Demanio, dieci destinati ma non consegnati e 27 destinati e consegnati ai Comuni. I Comuni nei quali sono ubicati i beni confiscati sono, oltre la città di Lecce, anche Casarano, Castrignano del Capo, Galatina, Matino, Porto Cesareo, Salve, Squinzano, Surbo, Taurisano, Trepuzzi, Ugento e Vernole. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con “Libera”, l’associazione no-profit con sede a Roma, impegnata nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata.

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