La sentenza della Cassazione
Il clan Coluccia è mafioso. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha confermato quasi in blocco le condanne della Corte d'Appello dello scorso marzo
Il clan Coluccia di Noha è mafioso. Lo hanno stabilito i giudici della sesta sezione penale della Cassazione in una sentenza che ha confermato quasi totalmente la condanne già emesse l’1 marzo dell’anno scorso dalla Corte d’Appello di Lecce. Sono state variate solo un paio di posizioni: è stata tramutata in assoluzione la condanna di Salvatore De Matteis, imprenditore di Soleto, al quale erano stati inflitti un anno e dieci mesi di reclusione; ed un nuovo collegio della Corte d’Appello dovrà rivederla decisione sulla confisca dei beni al boss Corrado Cucurachi, di Cavallino. Per il resto, solo conferme: 16 anni a Michele Coluccia; 15 anni e due mesi a Luigi Otello Coluccia; 15 anni per Antonio e Carmine Coluccia; nove per Andrea Arena; otto anni ed otto mesi ad Antonio Arena; tre anni a Biagio Arena; nove anni a Luigi Baldari; dieci anni ad Antonio Bianco; nove anni a Corrado Cucurachi; dieci a Pasquale Guliersi e Giuseppe Minisgallo; quattro anni ed otto mesi per Angelo Papadia; nove anni per Roco Perrone; dieci per Antonio Riezzo; cinque anni e mezzo per Francesco Santoro e Marcello Terranova; cinque anni e quattro mesi per Angelo Bursomanno; tre anni ed otto mesi per Fabio Causo, Antonio Malerba, Adriano Mombello e Luigi Mombello; tre anni a testa ai collaboratori di giustizia Dario Toma e Franco Vincenti. Le accuse sono a vario titolo di mafia, associazione finalizzata al traffico di droga, spaccio, estorsione e tentato omicidio.
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