Io sono leggenda è la storia che ha dato probabilmente il via al genere Zombie. Questa versione del regista di Costantine non esalta.
Un virus letale inventato dall'uomo, stermina la razza umana. Lo scienziato Robert Neville scopre di essere rimasto probabilmente l'unico superstite di tutto il pianeta Terra. Neville, immune al virus, cerca di sopravvivere e di trovare un vaccino partendo dal suo sangue. Io sono leggenda è un film poco riuscito, con alcune cose belle e molte altre proprio no. Bella è la sensazione anche visiva di “ultimo uomo sulla terra” che, nella prima mezzora, il film sa trasmettere. New York, metropoli per antonomasia, deserta e riconquistata dalla natura è impressionante e sicuramente efficace è Robert Neville che si aggira per le strade deserte. Bella, e molto, è l'interpretazione che Will Smith dà di Robert Neville. Probabilmente è la cosa migliore del film, Smith tratteggia un Neville determinato, duro e assieme tenero, ma anche stralunato e alienato, lievemente folle. Notevole, davvero notevole. Le cose belle però finiscono qui. Per il resto Io sono leggenda delude. Intanto perché non fa paura, né emoziona. Gli effetti speciali sono patetici, la regia quasi. L'unico brivido ci è regalato dalla morte di Sam. Il film si adagia sulla bellezza dell'idea, sulla forza intrinseca del testo di Matheson senza svilupparne le potenzialità. Il risultato è appunto uno zombie movie e a più, carino, non noioso, ma neppure memorabile.
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