Truffa con le auto

Indagati marito e moglie

Truffa ai danni di una decina di clienti che avevano ordinato una vettura nuova, dando in permuta la propria, e avevano versato anche l'anticipo

Sono sfociate in un’inchiesta le denunce presentate dai clienti della concessionaria “Caracciolo auto Sas” che pagarono un acconto, diedero l’usato in permuta e qualcuno, dopo qualche mese, cominciò pure a pagare le rate per paura di essere protestato, pur non vedendosi mai consegnare il modello di automobile scelto tra la gamma della casa Hyndai. L’ipotesi di reato di truffa continuata e in concorso è contestata a Gianfranco Caracciolo e alla moglie Adalgisa Amato, entrambi di Squinzano. Le denunce sono venti in tutto per un ammontare superiore a 150mila euro. I fatti risalgono al periodo compreso tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. Caracciolo sta cercandoo di trovare un accordo con alcuni degli ex clienti tramite transazioni proposte dal suo avvocato difensore Fabio Vitale.

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