La cerimonia a Leuca
Il papa sarà a Leuca nel mese di giugno per inaugurare il nuovo santuario, da alcuni definito teomostro
Una consigliere comunale PD di Lecce, l'avv. Rita Quarta, si è astenuta sulla proposta, votata da tutti gli altri colleghi, di consegna delle chiavi della città al papa che sarà in Puglia ai primi di giugno. Da credente e laica ha stigmatizzato la loro codina, strumentale propagandistica prostrazione verso il pontefice che neanche passerà dalla città. Il papa da Brindisi volerà su Leuca dove è stato progettato il raddoppio del santuario, un teomostro, un'opera in spregio all'ambiente, al paesaggio, alla normativa regionale. Vescovo e Sindaco del Comune di Castrignano del Capo avevano puntato ad una sbrigativa approvazione. Sembrava per entrambi a portata di mano il nuovo business del turismo religioso, una ghiotta torta con la ciliegina della benedizione papale della prima-pietra. Ma la denuncia di Italia Nostra e dell'Uaar, un ufficioso accennato dissenso di associazioni professionali di architettura che terranno a giorni un importante convegno, l'esposizione autoglorificativa del prelato e primo cittadino hanno innescato un deterrente. Dalle segrete stanze del potere locale è trapelata la notizia di una riservata indirizzata al vescovo e forse anche al Sindaco per richiamarli ad una maggiore sobrietà mediatica ed istituzionale, riguardo ad un'opera di difficile varo. Certo la c.d. “eredità cristiana e democristiana”, tanto cara ad alcuni politici, sembra interrompersi, cadere proprio col “Tacco d'Italia”. Giacomo Grippa Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, circolo di Lecce
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