Minacce al sindaco: profanata tomba di famiglia

Il custode ha lanciato l'allarme

Scritte minatorie sulla cappella cimiteriale di famiglia. Continuano gli atti intimidatori nei confronti di Antonio Buccarello, primo cittadino di Gagliano del Capo

Non si sono fermati neppure dopo la perquisizione a casa del maggiore indiziato gli atti intimidatori nei confronti del sindaco di Gagliano del Capo, Antonio Buccarello. E così, dopo le lettere con contenuto minatorio, spesso corredate di polvere da sparo o da pallini da cartucce da caccia, adesso è toccato ai defunti del primo cittadino. Scritte sataniche, minacce ed insulti, realizzati a vernice rossa, sono stati rinvenuti, infatti, sulle lapidi della cappella di famiglia. A scorgerle per primo è stato il custode del cimitero che ha subito avvisato i carabinieri e il sindaco stesso. Il quale è arrivato quando le più violente erano state già cancellate. La Procura ha aperto un fascicolo sugli atti intimidatori che si sono susseguiti finora nei confronti di Buccarello. Spetterà agli investigatori stabilire se anche quest’ultimo episodio sia da ascrivere alla già lunga lista al vaglio del pubblico ministero Francesca Miglietta.

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