Roghi sul Gargano

Poli commenta la scelta di Vendola

Adriana Poli Bortone, deputato Uen al Parlamento europeo e coordinatore di An Puglia commenta la decisione del presidente della Regione Nichi Vendola di consegnare alla Procura la documentazione inerente la richiesta alla Unione europea di risarcimento dei danni provocati dagli incendi estivi sul Gargano, richiesta respinta dalla Commissione europea

“Davvero singolare che Vendola abbia portato in Procura gli atti riguardanti il mancato riconoscimento degli aiuti al Gargano”. “Mi sono chiesta nei giorni scorsi – spiega l’europarlamentare – se il mio intervento sull’argomento, anche da Deputato europeo, mi esponesse a qualche vivace apostrofe da parte del Governatore, ma a conti fatti ho deciso che vale la pena intervenire dal momento che ritengo che quella della Procura non è certo la strada più normale per giustificare mancate risposte al territorio. Ma Vendola pare invece considerare la Procura come una sorta di “refugium” nel quale riparare in assenza di giustificazione politica per il fallimento di una azione. Governare significa assumersi le responsabilità nel bene e nel male e nel marasma della vicenda c’è da chiedersi innanzitutto perché Vendola non abbia sentito il dovere di rendere nota già ad ottobre la risposta negativa della Commissione. Ma che dire poi della superficialità di una richiesta solo telefonica sull’argomento! E a che serve, c’è da chiedersi ancora, aver acquistato una sede a Bruxelles se le pratiche non sono seguite con la dovuta attenzione dei politici prima ancora che dei funzionari. Il fallimento per il Gargano – continua – appartiene al fallimento generale della politica di Vendola prima ancora che alle lacune di una burocrazia purtroppo abbondantemente “potata” e rivista in chiave “sinistra”. Non si spiegano altrimenti le tante altre vicende che, dal mancato Piano delle Coste (la legge è del 2006!) al ritardo della Programmazione 2007/2013, dal mancato utilizzo delle risorse 2000/2006 al buco della Sanità, stanno connotando questo Governo regionale che non potrà essere messo in carreggiata dalla Procura di Foggia, ma dovrà trovare in sé, se ce l’ha, la forza di decidere, agire, assumersi le responsabilità. Il fatto è che Vendola negli ultimi tempi pare stia vivendo una sorta di fase di disorientamento di cui è palese testimonianza, per esempio, il recente discorso filo-industriale (o pseudo tale) e non certo “operaista” di Grottaglie. Ma per tornare al Gargano, fallito l’obiettivo Ue e non avendo provveduto diversamente da ottobre a oggi, Vendola e la sua Giunta potrebbero saggiamente decidere di intervenire con fondi regionali per riparare almeno in parte all’errore compiuto e alleviare le sofferenze degli operatori turistici di quella zona: il turismo non è fatto solo di viaggi in Cina, Russia, Usa o Australia. E’ innanzitutto Puglia. D’altra parte – conclude Adriana Poli Bortone – l’aumento di Irpef e Irap così pervicacemente voluto, oltre ad eventuali risparmi su diversi eventi abbondantemente finanziati potrebbero ben consentire di riparare a quanto, per imperizia, scarsa attenzione o incapacità, la Giunta regionale non è riuscita a fare per un evento così drammatico che la generosità dei pescatori di Peschici ha reso meno tragico”.

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