Terme di Santa Cesarea al Consiglio regionale

Ostillio e Frisullo affrontano la questione

Le Terme di Santa Cesarea all’attenzione del governo regionale. Gli assessori Massimo Ostillio (Turismo) e Sandro Frisullo (Sviluppo economico) presenteranno in Giunta entro il prossimo gennaio un atto di indirizzo finalizzato a delineare le prospettive future del complesso termale salentino, nonché il ruolo della Regione Puglia e degli Enti locali nelle attività gestionali

E’ quanto emerso lo scorso martedì 4 dicembre in Consiglio regionale in seguito della risposta in aula dell’assessore Ostillio a un’interrogazione dell’opposizione (Baldassarre, Palese e Vadrucci) sulla gestione della Società Terme di Santa Cesarea. L’opposizione – per bocca di Palese – ha espresso apprezzamento per il piano ipotizzato da Ostillio. Nella sua relazione, l’assessore ha lodato lo sforzo degli amministratori, del management e del personale, che negli anni “ha consentito di mantenere l’equilibrio di bilancio e dei conti delle terme, ma che – alla luce del basso sviluppo del mercato turistico dell’area – ha anche evidenziato la necessità di procedere affinché il progetto di recupero e sviluppo avviato da tempo con finanziamenti pubblici sia adeguatamente supportato, affiancando idonei soggetti specializzati che, eventualmente, concorrano agli interventi di ristrutturazione (o al loro completamento) e, soprattutto, alla gestione operativa commerciale delle terme – Non appare ragionevole infatti ipotizzare – ha spiegato Ostillio – che la Regione, direttamente o attraverso suoi enti strumentali, possa mantenere assieme alla quota di capitale azionario partecipato anche l’onere della gestione dei complessi ristrutturati, successivamente al completamento del previsto progetto di investimento in corso, la cui scadenza è fissata al 2008” La Regione, secondo Ostillio, dovrà intervenire su tre direttrici: sostenere finanziariamente il complesso ed ambizioso progetto di recupero e riqualificazione; eventualmente fissare, con criteri di trasparenza ed obiettività, opportune procedure atte ad assicurare la selezione di uno o più partner specialistici nel settore del termalismo che affianchino lo sviluppo del progetto e, al momento opportuno, ne assumano la gestione operativa e commerciale; e, infine, massimizzare il ritorno complessivo del progetto di investimento per il territorio e per la stessa Regione, a seguito di una sua possibile uscita dal capitale della Terme S. Cesarea Spa, non solo in termini economici ma di visibilità, sostenibilità, ricaduta occupazionale e sul PIL locale dell’intera operazione. Secondo le linee guida dell’assessore Ostillio, “l’individuazione di partner gestionali specializzati nel business termale, sia sociale che destinato alla cura personale, dovrà rispettare alcuni parametri adeguati: un Know-how consolidato di settore, supportato da opportune referenze gestionali e commerciali, avendo anche possibilità di ingresso nei grandi network nazionali e internazionali e quindi forza di promocommercializzazione ed elevata capacità di penetrazione, soprattutto sui mercati di provenienza dei flussi turistici, più ricchi e distanti dalla Puglia; risorse finanziarie (presumibilmente in forma di aumento di capitale e/o prestito soci a lungo termine) per la realizzazione ed il rafforzamento dello stesso progetto, in modo da scaricare la stessa Regione Puglia dall’onere finanziario di sostenere integralmente la componente ‘mezzi propri’ del citato programma di sviluppo. Mentre la definizione di un adeguato sistema di ‘corporate governance’, a fronte dell’impegno finanziario e gestionale che verrebbe assunto dal partner privato nello sviluppo del progetto, potrebbe assicurare il mantenimento in mani pubbliche di una ‘golden share’ sulle più rilevanti decisioni aziendali. ad esempio aumenti di capitale, dismissione o acquisto di assetti aziendali, assunzione di finanziamenti oltre una certa soglia ecc”. “E’ evidente – ha sottolineato Ostillio – che l’ipotesi tracciata va ancora discussa e concertata. Ma non vi è dubbio che sia l’unica ragionevole e credibile, rispetto ad altre fantasiose e pretenziose anche di recente messe in campo da soggetti pubblici locali, spesso non supportate dalle idonee capacità tecnico-finanziarie, oggi necessarie per vincere la sfida”. In riferimento ad un’altra interrogazione che aveva per oggetto le terme di Santa Cesare, Ostillio ha rimarcato l’infondatezza della polemica sollevata su una presunta mancata assunzione di personale precario da parte delle Terme Spa, a seguito di apposito accordo intervenuto con le OO.SS. “I nove dipendenti – ha chiarito l’assessore al Turismo – hanno preso servizio regolarmente con contratto a tempo indeterminato, a fine febbraio di quest’anno, in quanto ritenuti necessari dalla SpA per lo svolgimento delle attività aziendali. Facciamo riferimento a lavoratori precari – impiegati in uffici o come manutentori – e non già stagionali che, attese le caratteristiche della domanda, continuano ad essere indispensabili in un mercato complessivo che vede a Santa Cesarea picchi di presenze -(pari al 60 % dell’intero anno – nei soli mesi di settembre ed ottobre”.

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