Perrone risponde a Mennitti
“Mi sembra piuttosto scortese chiedere la restituzione della colonna dopo 400 anni”. Così Paolo Perrone, sindaco di Lecce, risponde a Domenico Mennitti primo cittadino di Brindisi, che in una lettera inviata oggi ha chiesto che la città di Lecce restituisca a Brindisi la colonna
Da troppi anni la famosa colonna nella piazza centrale di Lecce sorregge la statua di Sant’Oronzo che fu donata nel XVII secolo dai cittadini brindisini come segno di ringraziamento nei riguardi del Santo Protettore di Lecce, che aveva evitato la peste. “Il sindaco Mennitti – puntualizza Paolo Perrone – sa che il fusto ed il capitello ci furono donati dai suoi concittadini nel 1658 per onorare e ringraziare Sant’Oronzo, nostro Patrono, che li aveva liberati dalla peste. Loro, per questo, avevano fatto voto proprio a Sant’Oronzo. Ora, non mi sembra legittimo e tanto meno cortese chiedere la restituzione di quello che fu un dono per la grazia ricevuta. Chissà cosa sarebbe successo senza l’intercessione del nostro Patrono. Poi se i brindisini insisteranno, ci appelleremo all’art. 1158 del Codice Civile, cioè agli effetti dell’usucapione. La colonna è nostra proprietà sia se la si consideri bene immobile (per i quali servono venti anni di possesso), sia se la si consideri bene mobile (per i quali servono dieci anni). Propongo, al limite, una soluzione differente: invieremo al sindaco Mennitti un catalogo con le nostre bellezze storiche e architettoniche, così possa scegliere qualcos’altro al posto della Colonna. Non sapremmo proprio dove collocare il nostro Sant’Oronzo. Scherzi a parte, la richiesta mi sembra un po’ grottesca e soprattutto – conclude – è una martellata alle aspirazioni di quel Grande Salento che pretende anche buon senso e grande collaborazione tra gli enti territoriali”.