Alla ricerca del luogo della poesia
“C'è un tempo negato e uno segreto/un tempo distante che è roba degli altri/ un momento che era meglio partire/e quella volta che noi due era meglio parlarci./C'è un tempo perfetto per fare silenzio/guardare il passaggio del sole d'estate/e saper raccontare ai nostri bambini quando/è l'ora muta delle fate./C'è un giorno che ci siamo perduti/come smarrire un anello in un prato/e c'era tutto un programma futuro/che non abbiamo avverato./È tempo che sfugge, niente paura/che prima o poi ci riprende/perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo/per questo mare infinito di gente.” Nel 2003 Ivano Fossati pubblica l'album “Lampo Viaggiatore”, che racchiude la splendida “C'è tempo”. C'è un tempo per ogni cosa e purtroppo è tempo che non tornerà. C'è un tempo per ricordare e per piangere e l'attimo dopo è già tempo di dimenticare e di rimettersi in piedi. E poi c'è un luogo senza tempo che è il tempio della poesia. E' il luogo dove Izet Sarajlic, poeta di Sarajevo, invita la moglie morta quando, col cuore a pezzi, scrive “vieni, passeggiamo almeno in questa poesia”. C'è un tempo che non è tempo dove possiamo ancora incontrarci, dove possiamo ancora difenderci..riscopriamolo!
Cronaca di un imperfetto annunciato Mi faceva uomo l’atlante sulle spalle il tuttintavola delle quattordici mia moglie aveva i capelli neri neri. E deve essere stato un attimo se non ho visto nessuno imbiancarmi la testa qualcosa sfuggito fra una domenica al technicolor e il nastro rosso di un dicembre, lucette intermittenti già coriandoli in tasca questi anni di lepre Solo, ad un certo punto, era tutto grigio disamore di asole questi corridoi figli che non soffiano più candeline rosa e azzurre e lo zucchero che vela adesso oblitero la noia alle otto in punto su un cuscino tutto sudato Da oggi così come dico di ogni cosa, ormai io ERO. (Francesca Pellegrino)
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