Uccise il marito con l’eroina

Il giallo di Taurisano

Aveva un amante e voleva vivere la sua storia d’amore liberamente. Così ha somministrato al marito una dose letale di eroina. L’uomo è morto nel sonno

L’unica ragione per la quale l’avrebbe ucciso sarebbe stata la volontà di vivere liberamente la storia d’amore con il suo amante. E così giusto un anno fa Lucia Bartolomeo, 32 anni, di Taurisano, si è macchiata di una grave colpa, quella di aver ucciso il marito, Ettore Attanasio, 36 anni, anche lui di Taurisano, somministrandogli una dose letale di eroina. Da allora i conti non sono tornati né ai familiari dell’uomo né all’intero paese che non ci ha visto chiaro. Qualche giorno dopo l’accaduto un uomo, l’amante della donna, si è presentato al Commissariato di Taurisano facendo leggere ai militari un messaggio che questa gli aveva mandato qualche giorno prima sul telefono cellulare e che faceva riferimento all’imminente morte del marito. Un anno di indagini si sono sbloccate solo ieri, quando i poliziotti hanno arrestato la donna con la pesante accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai motivi futili ed abietti consistiti nel desiderio di liberarsi della sua presenza. La Bartolomeo per giustificare la morte del marito nei giorni prima aveva fatto in modo di spargere la voce di una sua malattia: aveva detto in giro che Attanasio era affetto da un cancro ai polmoni che l’avrebbe portato di lì a poco alla morte. Ma della malattia dell’uomo non erano a conoscenza né il medico di famiglia né il medico del 118. Da questo dettaglio sono partiti i primi sospetti che hanno portato i militari ad indagare in profondità.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment