Lecce a Perrone

Palazzo Carafa rimane a destra

Paolo Perrone, candidato alla poltrona di sindaco di Lecce per il centrodestra, vince le Amministrative al primo turno con un netto 55,79% che non lascia spazio ad equivoci. Lecce si conferma città di destra. Merito, forse, anche del nome di Adriana Poli Bortone, sindaca uscente, come capolista

Come sarebbe andata a finire già si era capito dopo la prima ora di scrutinio. Ma qualcuno, nelle fila della sinistra, ha continuato a sperarci fino all’ultimo. I leccesi hanno scelto Paolo Perrone, candidato sindaco della Casa delle Libertà. E lo hanno scelto al primo turno, votandolo in 20.814, il 55,79% degli aventi diritto. Deludente per lo stesso candidato Antonio Rotundo (Unione) il risultato conseguito. Un 37,38% dei consensi che significa un totale di 13.942 voti. Niente ballottaggio, dunque. Paolo Perrone siederà alla poltrona più alta di Palazzo Carafa; accanto a lui Adriana Poli Bortone. Il suo partito, Alleanza nazionale, si è affermato il primo partito in città, regalandole un significativo successo personale. Molto più in basso gli altri candidati: si ferma al 3,45% Wojtek Pankiewicz, candidato per il Centro moderato, che riscuote 1.286 consensi; molto male Mario De Cristofaro (Socialpopolari) con solo 867 voti (2,32%) e Salvatore Bianco (lista per Lecce e le marine) con 398 (1,07%). // Quanti seggi a chi Alleanza nazionale, nove seggi Forza Italia, sette seggi lista civica “La città”, tre seggi lista civica “Lecce città del mondo”, due seggi Udc, due seggi Democrazia cristiana per le autonomie, un seggio L'Ulivo, sette seggi lista civica “Una buona azione per Lecce”, tre seggi Sdi, due seggi lista civica “Lista Corvaglia G”, un seggio Udeur popolari, un seggio Sono stati eletti consiglieri i candidati a sindaco Antonio Rotundo e Wojtek Pankiewicz. C’è chi viene e c’è chi va. Forza Italia perde un seggio e qualche vecchio nome, ma riconferma Roberto Marti, recupera Gaetano Messuti, rielegge Michele Giordano e gli assessori uscenti Eugenio Pisanò e Giovanni Peyla. Dalle file di Alleanza nazionale, dietro il sindaco uscente, si riconferma a suon di suffragi Angelo Tondo. Ritorna anche Severo Martini, ce la fa Paolo Cairo, si vedrà l’ex comandate dei vigili urbani Vittorio Calogiuri. A sinistra “Una buona azione per Lecce” ottiene il suo buon risultato e propone Antonio Marciante, Gianni Colucci e Daniele Montinaro. Nell’Ulivo, secondo partito cittadino, stravince, come da copione, Loredana Capone, si riconferma Antonio Torricelli, Carlo Benincasa e la spunta Angelamaria Spagnolo.

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